cronaca

"Ospiterà persone che sono in quarantena e che hanno necessità di una dimissione protetta"
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“Da lunedì prossimo, 23 marzo, la scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte comincerà a lavorare come struttura per l’emergenza coronavirus, e riceverà i primi ospiti. Si tratta di persone che sono in quarantena e di soggetti che hanno necessità di una dimissione protetta dagli ospedali. Ci sono 50 stanze a disposizione, per altrettante persone, su 5 piani”. Così l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone dopo il sopralluogo alla scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte, effettuato con i vertici della Protezione civile regionale e tecnici della Asl 2. “All’interno – spiega Giampedrone – i servizi alla persona saranno gestiti dalla Protezione civile, mentre tutti quelli sanitari saranno ovviamente curati dalla Asl di competenza. Una struttura come questa – spiega l’assessore- è particolarmente funzionale poiché i 5 piani potranno essere suddivisi a seconda dei pazienti e delle loro specifiche esigenze, diversificandoli in base alle necessità. Venerdì 20 prenderemo in carico la Scuola, e nel fine settimana verrà allestita proprio per accogliere i primi ospiti da lunedì”.


“Con Cairo Montenotte- precisa Giampedrone – raggiungiamo quota 3 strutture a terra per la gestione dell’emergenza coronavirus: in appena una quindicina di giorni abbiamo individuato 117 posti per quarantene e degenze ospedaliere protette, un modo efficace e necessario per dare ospitalità a persone in isolamento che non possono raggiugere le loro case e dare sollievo agli ospedali, ospitando qui persone guarite ma che hanno bisogno di restare sotto osservazione o di cure ulteriori”. La scuola di Cairo va infatti ad aggiungersi all’ex ospedale militare Falcomatà della Spezia (17 posti) e alla Rsa di viale Cembrano a Genova (50 posti). “Tutto questo – spiega ancora Giampedrone – in attesa nella nave GNV che, a partire dalla prossima settimana, sarà allestita nel porto di Genova e che potrà ospitare, sempre per quarantena e dimissioni protette, 25 persone alla volta. Nel complesso – prosegue - si tratta di uno straordinario lavoro, che va incontro alle richieste della task force sanitaria per potenziare la sanità ligure in questo momento di enorme difficoltà”. “Voglio ringraziare – conclude Giampedrone - il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il direttore della Scuola, il generale Giuseppe Zito, che hanno messo a disposizione questo edificio, con un gesto di grande responsabilità, fino alla fine dell’emergenza”.