Le Fondazioni liriche chiederanno al ministero una moratoria sul pagamento della quota della legge Bray per il 2020. E' il primo provvedimento auspicato per far fronte alla crisi del settore causata dalle chiusure per il coronavirus. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa il sovrintendente del Carlo Felice Claudio Orazi. Per il Teatro genovese si parla di circa 400mila euro che sarebbero provvidenziali per assestare il bilancio in un momento decisamente difficile.
Il decreto del Presidente del Consiglio sospende "le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo sia pubblico che privato che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro". Di fatto , dunque, tutti i teatri debbono bloccare la loro attività.
Il Teatro Carlo Felice ha annullato tutte le manifestazioni pubbliche previste all'interno dei propri spazi, all'auditorium Montale e al teatro della Gioventù. Sono stati pertanto annullate tutte le recite di ‘Un ballo in maschera’ di Giuseppe Verdi, previste dal 15 al 24 marzo; i concerti del ciclo ‘Domenica in musica’ previsti nel Primo Foyer alle ore 11 di domenica 8 marzo, domenica 15 marzo e domenica 29 marzo; il concerto sinfonico n. 10 (direttore Hartmut Haenchen) previsto venerdì 27 marzo alle ore 20 e la relativa prova generale aperta agli studenti delle ore 11; il concerto sinfonico n. 11 (direttore Andriy Yurkevych) previsto venerdì 3 aprile alle ore 20 e la relativa prova generale aperta agli studenti delle ore 11. (LEGGI QUI)
"Il 2 marzo scorso, quindi prima del Decreto, ci siamo riuniti come tavolo dell'Anfols (l'associazione nazionale delle fondazioni liriche, ndr) e abbiamo espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal nostro ministero. Abbiamo poi sottoposto alcune azioni che consentano ai Teatri di svolgere in sicurezza l'attività ordinaria. C'è naturalmente una preoccupazione generale unita tuttavia alla volontà di superare tutti insieme il momento critico", ha spiegato il sovrintendente Orazi. La richiesta di moratoria sul pagamento della legge Bray è una delle strade individuate per favorire un superamento della attuale crisi:
"Abbiamo discusso sulla possibilità di individuare risorse aggiuntive che possano integrare il Fus e affiancarsi alla sospensione del pagamento della Bray. L'intero sistema rischia e quindi e' auspicabile una visione d'insieme", ha proseguito Orazi. Il governo ha già stanziato fondi a sostegno dell'economia e altri sono stati promessi a medio termine: l'auspicio delle Fondazioni liriche è "che si possa attingere da lì per compensare almeno parzialmente le perdite derivate dalla forzata chiusura di queste settimane. Siamo continuamente in contatto fra noi, coordinati dal nostro presidente, il sovrintendente di Palermo Francesco Giambrone. E stiamo lavorando per concordare alcuni aspetti relativi alla organizzazione del lavoro in questa fase di chiusura", ha concluso Orazi. Non è da escludersi qualche iniziativa musicale in streaming, fatta salva la tutela della salute dei lavoratori, nel rispetto quindi delle norme inserite nel decreto 'anti coronavirus'.
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Effetto coronavirus, Orazi: "La lirica in crisi chiede una moratoria dai debiti"
Annunciata dal sovrintendente del Teatro Carlo Felice di Genova
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