
A un controllo da parte dell'ufficio scolastico è risultato che la donna si era diplomata alle magistrali ma non aveva mai sostenuto il concorso di abilitazione all'insegnamento e aveva anche prodotto un certificato falso di partecipazione a un corso per insegnanti di sostegno. Era stata denunciata per truffa ai danni dello Stato e condannata in primo grado. Nel 2018, però, in appello, è stata dichiarata la prescrizione del reato. La procura contabile chiedeva la restituzione di tutti gli stipendi indebitamenti percepiti per oltre 151 mila euro.
I giudici hanno però ridotto di 50mila euro il danno, accogliendo in parte la richiesta difensiva, "in considerazione, del fatto che non emerge che vi siano state contestazioni o provvedimenti relativi a insufficiente qualità delle prestazioni professionali rese dalla convenuta, pur dovendosi presumere che tali prestazioni debbano essere state inferiori a quelle che avrebbe fornito una insegnante abilitata".
IL COMMENTO
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