Pur di recuperare l’appoggio di Rosario Monteleone, Mario Tullo avrebbe fatto marcia indietro rispetto alla sua idea, contraria al cosiddetto “ticket”, e lo avrebbe chiamato accanto a se come vice alla guida del partito democratico in Liguria. Ma lui, il segretario della Margherita, ha detto no. Ed è volato a Roma, a seguire la conferenza stampa di Lamberto Dini, che ha ufficializzato la sua posizione: “Non entro nel partito democratico”, ed ha presentato il manifesto dei Liberal Democratici. Dunque la Liguria ancora una volta ha anticipato i tempi di quanto è poi accaduto a livello nazionale. Ora bisogna capire cosa succederà in consiglio comunale, a Genova: il fronte di quelli che lasceranno l’Ulivo per seguire Monteleone, si allarga. Cinque consiglieri (Vassallo Vaccalebre, Lo Grasso, Fusco e Anzaloni) e due assessori (oltre a Striano potrebbe unirsi anche Tiezzi) hanno già fatto intendere che non aderiranno al Partito Democratico. Anche se per ora ribadiscono massimo impegno amministrativo. (Davide Lentini)
Politica
PARTITO DEMOCRATICO: AUMENTANO I "NO"
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