cronaca

I sindacatati: "La Liguria non si può permettere di perdere 250 posti di lavoro"
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Tensione martedì mattina all'esterno prima e all'interno poi del consiglio regionale della Liguria. I lavoratori della ristorazione sanitaria protestano contro il super bando da 150 milioni per gli utenti e i dipendenti dell'ospedale San Martino di Genova, dell'Asl 2 Savonese, dell'Asl 5 Spezzina, e dell'istituto Brignole. Nel bando predisposto da Alisa, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Liguria contestano la mancanza di tutele occupazionali e la mancanza di prescrizioni sui subappalti. Alla fine la seduta del Consiglio regionale è saltata.


"Chiediamo a gran voce il ritiro di questo bando, sono a rischio 250 posti di lavoro- denuncia Silvia Avanzino, segretario generale Fisascat Cisl Liguria- cosi' non va bene, non ci sono state garanzie per la tutela occupazionale e nessuna clausola di salvaguardia anche in caso di subappalti. Questo bando deve essere ritirato oppure devono essere recepite le modifiche che abbiamo messo sul tavolo durante un precedente incontro con l'assessore Viale. La Liguria non si puo' permettere di perdere 250 posti di lavoro".

Le fa eco Viviana Correddu, funzionaria Filcams Genova: "Chiediamo il ritiro del bando in via cautelativa perchè non garantisce la clausola sociale stringente che, invece, eravamo riusciti a ottenere con altri bandi del Comune di Genova. La Regione non ha consultato le organizzazioni sindacali: nell'incontro di fine gennaio c'erano state delle aperture su alcune modifiche ma non sono state accolte pienamente".

Allineato anche Eugenio Iaquinandi, funzionario Uiltucs: "Le modifiche che abbiamo chiesto per garantire la salvaguardia occupazione non sono state accolte. Per noi, l'unica possibilità è il ritiro del bando e andremo avanti con tutte le proteste necessarie, non solo nelle istituzioni ma in tutte le strutture sanitarie ospedaliere regionalizzate". I lavoratori sono stati successivamente ricevuti in una conferenza capigruppo, alla presenza della vicepresidente e assessore regionale alla Sanita', Sonia Viale, tenuta insolitamente nella sala consiliare.