politica

Pentastellati a un bivio per le elezioni regionali in Liguria
1 minuto e 56 secondi di lettura
L'appuntamento è fissato per giovedi, 6 febbraio. In quella data si terrà un vertice M5S sul tema Liguria per decidere la linea contro il centrodestra unito di Toti: scendere in campo da soli oppure allearsi col Partito Democratico. Sarà una riunione che darà una indicazione certa sulla strada che i pentastellati in Liguria dovranno seguire, senza ulteriori rimandi. Di fronte al facilitatore nazionale per le elezioni regionali Danilo Toninelli e al reggente Vito Crimi siederanno i coordinatori regionali Alice Salvatore e Marco Rizzone, accompagnati dal neo facilitatore regionale per gli Affari interni Marco Mesmaeker.

Le strade per il Movimento 5 Stelle in Liguria sono due: la prima porta alla candidatura di Alice Salvatore, candidata governatrice in quanto vincitrice della selezione sulla piattaforma Rousseau poche settimane fa, in caso di corsa in solitaria del M5s alle elezioni regionali; qualora dovesse vincere invece la parte pentastellata favorevole all'accordo col Partito Democratico, Salvatore sarà schierata come primo nome nella lista mentre lo sfidante di Toti sarà quasi certamente il giornalista genovese Ferruccio Sansa.

Il nome di Sansa ha superato 'l'esame' del centrosinistra. Dal Partito Democratico a Liberi e Uguali sono tutti d'accordo nel portare avanti la sua candidatura puntando sull'alleanza col Movimento 5 Stelle. Da Roberta Pinotti a Vito Vattuone, da Alberto Pandolfo ad Alessandro Terrile e Luca Pastorino è arrivato il via libera all'operazione. Resta contrario Pippo Rossetti, e con lui alcune figure locali minori. Una scelta che mette in difficoltà il segretario regionale Simone Farello incaricato di mantenere l'unità a tutti i costi per poter affrontare al meglio in centrodestra che in Liguria si schiera in modo compatto attorno al governatore uscente.

Se al vertice con Toninelli-Crimi la scelta ricadrà sull'alleanza Pd-M5s, pentastellati e dem firmeranno un accordo-contratto con vari punti tra cui una posizione precisa sul futuro delle concessioni ad Autostrade per l'Italia che, secondo alcuni sussurri di palazzo, difficilmente Matteo Renzi potrà accettare. Nei confronti di Italia Viva resta in piedi anche un secondo dubbio: difficilmente Renzi potrebbe sostenere la candidatura di Ferruccio Sansa alla luce dell'ampio contenzioso personale tra i due e tra l'ex premier e il quotidiano per cui Sansa scrive. Il vertice in casa M5s servirà per capire concretamente gli assetti su cui si gioca la partita delle prossime elezioni regionali in Liguria.