salute e medicina

Dopo il botta e risposta tra i governatori leghisti di Lombardia, Veneto, Friuli e il premier Conte
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"Non trovo scandaloso che qualcuno proponga, trovo giusto discutere laicamente di tutte le idee che sono sul tavolo. Fare polemica e costruire contrapposizioni sul coronavirus, mi sembra piuttosto avvilente per la politica. Queste sono le occasioni in cui un Paese si dimostra serio o un Paese in cui tutto diventa polemica. Io non mi infilero' dentro a nessuna polemica". Cosi' il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, dopo il botta e risposta tra i governatori leghisti di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e il premier Giuseppe Conte sulla richiesta di misure restrittive da applicare alle scuole.


"Credo che si debba fare un lavoro congiunto per evitare che il virus si diffonda- prosegue il governatore- e anche per evitare allarmismi e danni all'economia, soprattutto quella ligure che nel commercio con l'estero e nelle rotte con la Cina ha un pezzo importante del suo Pil". Toti preferisce un approccio piu' laico rispetto a quello dei suoi colleghi. "Daremo il nostro contributo seriamente come abbiamo sempre fatto in tutte le emergenze- afferma- sto cercando di collaborare e interloquire costruttivamente con le autorita' di governo e con il commissario Angelo Borrelli che ha un rapporto molto stretto con questa regione. Siamo pronti a mettere in campo quello che servira'". La proposta dei governatori leghisti si e' trasformata anche in ordine del giorno depositato oggi in consiglio regionale dal capogruppo del Carroccio ligure, Franco Senarega, che impegna la giunta ad "attivarsi in tutte le sedi opportune affinche' venga emanata una nuova circolare che precisi le modalita' di gestione degli studenti e dei docenti di ritorno dalle aree affette in Cina".

Pronta la risposta di Toti: "Se vi sono rischi per il contagio anche all'interno delle scuole, e' giusto prendere misure che lo evitino. Ma, al momento, il commissario Borrelli non l'ha ritenuto indispensabile, essendo bloccati i voli dalla Cina ed essendo, di fatto, interdetto l'arrivo di cittadini dai quei Paesi e, quindi, anche di bambini. Quindi facciamo tutto quello che dobbiamo fare con grande rigore e serieta', senza indulgenze, senza sconti e senza allarmismi". Sulla proposta dei governatori leghisti, afferma Toti, si discutera' nelle prossime settimane in Conferenza delle Regioni. "Occorre non fare allarmismo perche' parliamo di un virus con tasso di mortalita' molto basso, il 10% della Sars e probabilmente anche inferiore alla normale influenza- ribadisce- occorre non minimizzare perche' e' giusto tenere la popolazione informata e prendere tutte le misure necessarie. E' giusto che le Regioni si assumano onere e onore di fare proposte che, poi, vanno valutate laicamente. Non mi sento ne' di biasimare ne' di applaudire nessuna proposta a priori. Occorre ragionarci su con spirito costruttivo".