cronaca

Nel capoluogo ligure un terzo del verde pubblico rispetto a Milano
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"Non si può continuare a rincorrere le emergenze, ma bisogna intervenire in modo strutturale favorendo nelle città la diffusione del verde pubblico e privato considerato che una pianta adulta è capace di catturare dall'aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno" spiega Coldiretti.


E sì, perche lo smog sta mettendo a dura prova tutto il Nord Italia, le concentrazioni di sostanze inquinanti hanno sfondato i limiti in diverse parti e le amministrazioni locali sono corse al riparo. Nelle province di Milano, Monza, Cremona, Pavia, Bergamo e Como e nei comuni con più di 30 mila abitanti dal 3 gennaio sono fermi i veicoli a gasolio fino all’Euro 4, a Torino 'fuori legge' gli Euro 5. In Italia ogni abitante dispone in città di appena 31 metri quadrati di verde urbano, e la situazione peggiora per le metropoli con valori che vanno dai 6,3 di Genova ai 17,9 di Milano, dai 22 di Torino fino ai 29 metri quadrati a Bologna. Di fatto a Genova la presenza di parchi pubblici è un terzo rispetto a Milano e un quarto del verde di cui godono e beneficiano Torino.  Un dato allarmante che mette in evidenza la necessità per Genova di incrementare la presenza di parchi nell'area urbana.

Tuttavia dalle misure restrittive il capoluogo ligure al momento è escluso grazie alle condizioni climatiche che permettono l'azione del vento capace di allontanare gli agenti inquinanti lontana dalla città. Palazzo Tursi ha comunque già fatto partire le contromisure, non senza qualche polemica. L'ordinanza anti Vespa, così come è stata ribattezzata, è partita a novembre del 2019. Una misura che però impone lo stop in centro non solo alla storica motocicletta firmata Piaggio ma anche autoveicoli privati a benzina M1 di categoria emissiva inferiore o uguale a Euro 1, autoveicoli privati a diesel M1 di categoria emissiva inferiore o uguale a Euro 2, ciclomotori e motocicli di categoria emissiva inferiore a Euro 1, ciclomotori e motocicli a motore termico a due tempi di categoria inferiore o uguale a Euro 1 (LEGGI QUI).


Anche la mobilità pubblica in città guarda agli esempi del Nord Europa dove la sostenibilità è la parola d'ordine. Lo scorso 14 novembre l'Amt ha inaugurato il primo polo elettrico per ricaricare i bus che viaggiano in città. Si tratta della rimessa Mangini ma che punta presto ad ampliare l'offerta (LEGGI QUI).  A Genova sotto osservazione i fumi delle navi, la principale industria economica della città. L'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale ha pianificato il cosidetto cold-ironing, sistema che prevede l'elettrificazione delle banchine per consentire alle navi in sosta nei porti di allacciarsi alla rete terrestre e spegnere i generatori di bordo, rumorosi e inquinanti. In alcuni parti del porto la misura è già presente ma l'Autorità portuale punta a estendere il sistema come al Psa di Pra' che entro circa un anno dovrebbe essere attivo (LEGGI QUI).


I PARCHI MANGIAPOLVERE - Uno studio condotto dalla Coldiretti ha messo in evidenza qualis sono le piante maggiormente capaci di 'catturare' e limitare l'inquinamento. Si tratta di una classificazione che comprene l’Acero riccio, la Betulla verrucosa passando dal Ginkgo Biloba al Bagolaro, dal Frassino comune all’Ontano nero, dal Tiglio selvatico all’Olmo. Grazie alle peculiarità di queste piante è possibile ripulire l’aria da migliaia di chili di anidride carbonica e sostanze inquinanti come le polveri PM10 . Secondo la Coldiretti queste piante anti smog in grado di catturare quasi 4000 chili di anidride carbonica (CO2) nell’arco di vent’anni di vita, bloccando anche le pericolose polveri sottili PM10 e abbassando la temperatura dell’ambiente circostante durante le estati più calde e afose.