Tocca ancora ai Garrone-Mondini salvare la Sampdoria e lo si capirà dai probabili imminenti avvicendamenti nel CdA della Sampdoria, che verrà ridisegnato lunedì 23 dicembre dall'assemblea degli azionisti. A cinque anni e mezzo dalla cessione gratuita, attraverso l'ex presidente la famiglia genovese torna così a occuparsi della società blucerchiata, controllata dal 2002 al 2014.
Fino a due mesi fa, Edoardo Garrone aveva inutilmente fatto da mediatore tra Ferrero e il gruppo Vialli, con un'attività diplomatica che comprendeva anche un contributo finanziario. Sfumato il passaggio di proprietà, nelle ultime ore vanno intrecciandosi vicende che chiariranno molto del futuro del club. E che ripresentano gli ex proprietari nel ruolo, una volta ancora, di possibili soccorritori. A quale titolo, si vedrà. Certo sembra ripresentarsi, in forma descrittiva, l'invito rivolto mesi fa a Garrone dai tifosi più caldi: «Tu ce lo hai messo e tu ce lo togli».
Giovedì scorso si è svolta a Corte Lambruschini la riunione del CdA, lunedì prossimo a Roma è convocata l'assemblea degli azionisti, ovvero Vanessa e Giorgio Ferrero più un pugno sparuto di piccoli cedolisti: tra questi due appuntamenti, il primo di routine e il secondo foriero di potenziali novità, si è collocato un incontro tra Garrone e Ferrero, svoltosi ieri fuori Genova.
Sembrerebbero quindi svanite le tensioni reciproche, gli epiteti di «cialtrone e buffone» rivolti dall'ex patron al successore nell'incontro coi tifosi lo scorso 11 giugno, ripagate dalle accuse di aver lasciato in eredità un impianto fatiscente a Bogliasco, formulate dal Viperetta da una cattedra della Luiss di Roma lo scorso 3 ottobre («A Bogliasco per prima cosa vidi un cancello rotto, le docce in disordine...».
In ballo ci sono importanti scadenze finanziarie. Per adempiere agli obblighi di Lega, ci sono da trovare fideiussioni per 25 milioni entro febbraio, mese in cui Ferrero dovrà affrontare anche sia l'udienza preliminare per l'accusa di distrazione di fondi proprio dalla Sampdoria, sia la pesante esposizione debitoria della Eleven Finance srl riconducibile al suo gruppo.
In passato proprio i Garrone avevano fatto da garanti per le fideiussioni in conto Lega Calcio, che tra due mesi vanno presentate. Al momento Ferrero non ha ancora trovato, nel novero riconosciuto dalla Lega, un istituto bancario o assicurativo disposto a sostenerlo.
Perciò potrebbe essere ancora una volta la famiglia Garrone, rinnovando l'usanza di fare da fideiussori al successore, a permettere a Ferrero di continuare a guidare la Sampdoria. A quali condizioni? Per puro spirito di amicizia, viste le frecciate reciproche pubblicamente volate la scorsa estate, è sempre più difficile credere. Più ragionevole pensare che l'ex presidente torni a rivolgere al suo successore – stavolta in forma prescrittiva - il consiglio esplicitato proprio negli studi di Primocanale, la sera dell'11 giugno: «Prendi i soldi e vivi sereno». Ma all'orizzonte di soldi da prendere, scioltosi il gruppo Dinan-Knaster che era stato assemblato da Vialli, in questo momento non ce ne sono. Garrone aveva tuttavia promesso, sempre a Primocanale nel corso del suo intervento a “Gradinata Sud”, di fare il possibile per salvare la Sampdoria, qualora il club fosse stato in pericolo. E un club nelle mani di un uomo in serie difficoltà economiche è indubbiamente in pericolo.
Perciò è lecito aspettarsi che un eventuale ennesimo sostegno fideiussorio di Garrone a Ferrero sia stavolta coerentemente accompagnato da patti scritti, nero su bianco fino all'ultimo cavillo, sottoscritti da entrambi, per definire un prezzo immodificabile e vincolante di cessione del club, con l'impegno dello stesso Garrone a cercare un compratore, che potrebbe essere nuovamente Vialli sia pure con altri finanziatori. Quanto sia attendibile e praticabile questo percorso, lo si capirà da quanto e come dopodomani il CdA verrà trasformato. Se gli avvicendamenti saranno espressione di Ferrero, come peraltro indicano le indiscrezioni, oppure dei Garrone-Mondini. In ballo c'è la salvezza della Sampdoria. Non quella sul campo.
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Garrone deve salvare di nuovo Ferrero. E poi?
Fideiussioni imminenti per 25 milioni da onorare, contatto tra il presidente e il predecessore
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