A Thiago Motta si possono contestare le sostituzioni di Lecce, l’atteggiamento sbagliato nella ripresa con l’Udinese e altre gestioni tattiche che hanno fatto storcere la bocca, ma al tecnico rossoblu’ non si puo’ non riconoscere la personalità. Il mister scelto da Preziosi per sostituire Andreazzoli a costo di sembrare presuntuoso e sfrontato si è preso il Genoa mettendoci la faccia e insistendo per assoluta convinzione in un gioco che per lui è l’unica via maestra che porta alla salvezza.
La squadra è con lui e lo ha dimostrato proprio a Lecce buttando in campo tutto cio’ che aveva nove contro undici per strappare almeno un punto. Ora a testa alta Thiago Motta chiede seppure in emergenza di avere lo stesso coraggio contro la Sampdoria in un match che vale molto per il Grifone e giocoforza pure per lui. Se dovesse andare male sa che la sua avventura da allenatore qui dove di derby da giocatori ne ha giocati e vinti sarebbe finita. Ma nessuno ci vuole pensare.
Quel “Chi non ama il Genoa si faccia da parte” è uno slogan che è andato a segno nel cuore dei tifosi e dello spogliatoio. Un appello di chi è sicuro di se stesso e che sa cio’ che gli accade intorno e prima della stracittadina non è poco.
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