cronaca

I divieti fino al ripristino di alcune parti, dureranno alcuni mesi
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Autostrade ha deciso di chiudere alcune corsie, vietare il transito ai mezzi eccezionali e vietare i sorpassi tra tir su quattro viadotti della Liguria che dopo le ultime ispezioni ordinate da Aspi a società esterne hanno raggiunto un punteggio di ammaloramento piu' alto di quello che era stato indicato da Spea. "In via cautelativa", secondo quanto si apprende dalla direzione del tronco di Genova, i divieti resteranno fino al ripristino delle parti ammalorate che dureranno alcuni mesi.

Le limitazioni e i lavori sono stati avviati da settimane nell'ambito dei più recenti cicli di monitoraggio effuttuati da Spea e integrati da ispezioni svolte da società esterne, sono state segnalate 4 opere con voto 70, difetto che richiede una pronta attivazione dell'intervento. Nello specifico sui 4 viadotti con voto 70 la Direzione di Tronco di Genova sta già effettuando interventi di manutenzione, che fanno parte del più ampio piano di manutenzione di ponti e viadotti già avviato da Aspi ad inizio 2019 e che prevede risorse per 360 milioni.

La notizia arriva nello stesso giorno in cui dieci, tra ex e attuali dirigenti e tecnici di Spea,
devono essere sospesi dal lavoro per un anno per le mancate ispezioni nei cassoni di almeno due viadotti della rete ligure: il Veilino e il Bisagno, entrambi in A12. Lo hanno deciso i giudici del tribunale del Riesame che ha accolto l'appello della procura, respingendone solo una. Le interdittive riguardano l'ex amministratore delegato di Spea Antonino Galata', il dirigente Massimiliano Giacobbe, i tecnici Serena Alemanno, Calo Boccone, Carlo Casini, Carlo Grazioso Alioto, Giorgio Melandri, Giampaolo Nebbia, Fabio Sanetti e Marco Vezil. Tutti, secondo il pubblico ministero Walter Cotugno che coordina l'indagine della guardia di finanza sui report fasulli, avrebbero detto e sottoscritto il falso.

Le interdittive si aggiungono alle misure emesse a settembre che hanno portato ai domiciliari e ad altre sospensioni nove persone tra ex dirigenti e tecnici di Aspi e Spea per i controlli sul Paolillo (A14 in Puglia) e il Pecetti (A26 in Liguria). La procura aveva chiesto per due volte misure piu' pesanti ma il gip aveva respinto. Il pm aveva cosi' fatto appello al Riesame che oggi gli ha dato ragione. Le misure non sono immediatamente esecutive e i legali degli indagati possono ancora impugnare in Cassazione.

"Dalle indagini è emerso un quadro particolarmente allarmante, con riferimento alle attivita' di sorveglianza e agli atti pubblici con cui la stessa viene descritta. Si e' assistito e si assiste a una sistematica violazione delle norme tese a garantire la sicurezza della circolazione stradale e a una altrettanto sistematica falsificazione degli atti pubblici volti ad attestare le attivita' di sorveglianza effettuate e l'esito delle stesse", scrive il pm nell'appello.

Per dimostrare le inadempienze di Spea, la procura ha raccolto le testimonianze di dipendenti della societa' ma si e' anche avvalsa della "consulenza" dell'ispettore del ministero dei Trasporti Placido Migliorino. Il quale ai pm racconta come durante le sua attivita' sia Aspi che Spea avevano detto di avere fatto i controlli nei cassoni e di come avesse poi verificato di persona che quelle affermazioni fossero false. E' emerso che dentro i cassoni del viadotto Morandi i tecnici di Spea non entravano dal 2013. E di questo Autostrade era al corrente. Ma non era solo il viadotto Polcevera a non essere stato ispezionato correttamente.

Nel mirino degli investigatori, infatti, sono finiti anche il Veilino (A12), il Lupara (A10), il Vesima (A10), il Varenna Ovest (A10), il Letimbro (A10), il Gorsexio (A26), lo Scrivia (A7), il Cerusa 1 (A26). E' quanto emerge dalle carte dell' inchiesta sui falsi report autostradali. Per questi, come per altri viadotti, Autostrade ha gia' programmato una serie di lavori. A confermare le ipotesi investigative sono stati una serie di dipendenti di Spea durante gli interrogatori come persone informate dei fatti. "Della impossibilita' delle ispezioni nei cassoni era al corrente Aspi. Una volta, pero', il fatto di non potere accedere ai cassoni poteva essere messo nelle osservazioni, dal 2013 i vertici Spea ci dissero di non scriverlo più", ha detto ai pm un dipendente.

LE LIMITAZIONI SUI QUATTRO VIADOTTI

A7 (Milano-Genova) - Viadotto Coppetta Carreggiata Nord km 117+570: Segnaletica di flesso che sposta il traffico sul lato sinistro della carreggiata (la trave con voto 70 è quella sul bordo destro); chiusura della corsia di marcia; divieto di sorpasso per mezzi superiori alle 7,5 tonnellate; divieto di transito per tutti i trasporti eccezionali eccedenti il limite di massa ammesso dal Codice della strada (44 t). I lavori termineranno entro il prossimo dicembre.

A7 Ponte Scrivia a Busalla (Genova) -
Carreggiata Nord km 111+360: chiusura corsia marcia; divieto di transito per tutti i trasporti eccezionali eccedenti in massa ammesso dal codice della strada (44 t). Si apprende che avendo già apposto un sostegno provvisionale alla trave con voto 70 la corsia di marcia potrebbe già essere riaperta ma viene utilizzata per i sopralluoghi e le indagini finalizzate alla progettazione dell'intervento, previsto entro giugno 2020.

A26 (Genova-Alessandria-Gravellona Toce) -
Viadotto Bormida Carreggiata Nord e Sud km 058+292: chiusura delle corsie sorpasso (Nord e Sud); divieto di sorpasso per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate (Nord e Sud); divieto di transito per i trasporti eccezionali eccedenti le 90 tonnellate (Nord e Sud). La conclusione dei lavori e' privista (meteo permettendo) entro il prossimo marzo 2020.

A10 (Genova-Ventimiglia) - Ponticello ad Arco Carreggiata Est km 016+782: chiusura della corsia di marcia; divieto di sorpasso per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate; divieto di transito per tutti i trasporti eccezionali eccedenti in massa ammesso dal Codice della strada (44 t). Lavori in corso; ultimazione prevista (meteo permettendo) entro il prossimo dicembre.