cronaca

Dalle 8.30 nello stabilimento genovese i lavoratori discutono le mosse
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E' iniziato alle 8.30 in punto ed è terminata poco prima delle 10.30 l'assemblea dei lavoratori all'ArcelorMittal di Genova Cornigliano. Due ore intense di discussione tra rabbia e tensione. I lavoratori si preparano alla mobilitazione. Tutti pronti a scendere in piazza per manifestare a gran voce contro iol Governo Pd-M5s ma anche contro ArcelorMittal accusata di aver preso al balzo l'occasione per titarsi indietro.Istituzioni locali, sindacati lavoratori e mondo economico ligure sono compatti. Ancora non c'è una data e una modalità ma quel che sembra certo è che i lavoratori dell'ex Ilva di Cornigliano preparano la 'lotta' per le vie della città.


I SINDACATI - "Ieri sera il Governo ha detto ha saputo dire solo 'teniamoci uniti', ma non ha nessuna soluzione per risolvere la questione, il Governo è in stato confusionale, è un Governo pasticcione e Arcelor ha preso palla al balzo. Noi siamo qui per discutere, parlare e prendere le decisioni. Siamo pronti a entrare in lotta e scioperare" spiega Bruno Manganaro segretario della Fiom Cgil Genova.
Sulla stessa linea anche Armando Palombo cordinatore dell'rsu: "Abbiamo radunato i lavoratori, tutti, come ha ricordato Toti pochi giorni fa su queste aree esiste un accordo di programma che lega i lavoratori a queste aree. L'accordo di programma qui vale e faremo valere le nostre ragioni". Anche Alessandro Vella, segretario generale Fim Cisl Liguria, punta il dito sul Governo: "Ha fatto un pasticcio, la prima cosa che chiediamo è che venga ripristinato lo scudo penale per le questioni ambientali. Il clima all'interno dello stabilimento è drammatico, c'è molta preoccupazione. Presto faremo la mobilitazione. E' una battaglia dei lavoratori dell'ex Ilva ma anche di tutta la città". "La situazione deve chiarirsi. Noi siamo preoccupati, Genova ha già pagato per quanto riguarda l'occupazione. Quindici anni di incertezze creano tensione, non bisogna scaricarla nei confronti della cittadinanza che sappiamo essere al nostro fianco ma dobbiamo anche dimostrare che non vogliamo che questa incertezza resti" spiega Fabio Ceraudo della Uilm.

 
"Sono molto preoccupato per le sorti dell’ex Ilva" il Presiente della Repubblica Sergio Mattarella non nasconde che la 'bomba' sociale che si è riversata sull'ex Ilva ha una difficile soluzione. Il capo dello Stato ha incontrato il premier Conte. Un lungo colloquio al Quirinale in cui Mattarella e Conte hanno cercato di tirare le fila della questione. Si cerca una soluzione B dopo la decisione dell'addio di Arcelor Mittal, tra queste si fa largo l'idea di una nazionalizzazione. Ma di certo la questione ha scombussolato i piani del Governo con M5s e Pd in rotta su come gestire la questione. Nello stabilimento di Cornigliano, 1.016 dipendenti più 280 in cassa integrazione, c'è rabbia per l'incertezza in cui i lavoratori sono ripiombati dopo anni di lotta. Al momento nessun sciopero ma si deciderà come agire e se e quando far partire la mobilitazione dopo l'assemblea.

IL GOVERNATORE TOTI - "Il Governo tira fuori alcune soluzioni che sono peggio del danno provocato, la nazionalizzazione di Ilva alle spese del contribuente l'abbiamo già vissuta con Alitalia, significa scaricare su tutti noi i guai che il Governo non ha saputo risolvere". Lo afferma il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti stamani a Genova a margine di un evento pubblico.

IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI MAIO - "Stiamo riparlando di Ilva perchè Arcelor Mittal si sta rimangiando l'accordo - attacca il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che aggiunge -. La vecchia cordata non esiste più dobbiamo obbligare Arcelor Mittal a restare a Taranto. Va bene il dialogo ma senza minacce: Arcelor Mittal sapeva che avrebbe trovato un governo che pretende siano rispettati i patti. Chiedere di andare via da Taranto è un'azione inaccettabile che non è presupposto per il dialogo. Mettere sulla strada 5.000 persone mi sembra assurdo".

LA LETTERA -
Intanto, con una lettera congiunta invitata a Roma, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e il sindaco di Genova, Marco Bucci, hanno chiesto "un incontro con il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, per affrontare l'impatto che la preoccupante situazione dello stabilimento ex Ilva di Genova Cornigliano potrebbe determinare sul nostro territorio. E' necessario trovare soluzioni concrete e di prospettiva il più rapidamente possibile per tutelare i lavoratori e una realta' industriale strategica per tutto il Paese".

EX ILVA DIFFIDA ARCELOR MITTAL - L'Ilva in amministrazione straordinaria risponde alla comunicazione di ArcelorMittal sulla retrocessione dei rami di azienda e il trasferimento dei dipendenti, comunicata ai rappresentanti sindacali e all'azienda stessa: "Vi diffidiamo - scrive - dal voler desistere e, comunque, cessare i comportamenti sino ad oggi posti in essere e quelli pronunciati e, in particolare, dall'adottare qualsivoglia ulteriore azione in pregiudizio della tutela occupazionale e reddituale dei dipendenti e dello stato degli impianti".