cronaca

Ai lavoratori sarà riconosciuta una indennità per il lavoro 'in alta quota'
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 A Genova nella prima decade di novembre sarà installato il secondo impalcato del nuovo ponte realizzato da Salini Impregilo e Fincantieri. Lo riferisce Salini Impregilo, spiegando che dopo il varo del primo impalcato, stanno andando avanti i lavori per le pile. La 4, 5 e 6 (tra queste ultime è stato posizionato l'impalcato) sono già terminate. La 7 e la 9 sono in fase di ultimazione, mentre per completare la 8 manca solo l'ultimo getto.

Intanto ai cento lavoratori della Cossi Costruzioni (Salini Impregilo) impegnati nella ricostruzione di Ponte Morandi per la prima volta in Italia sarà riconosciuta una indennità per il lavoro 'in alta quota': un accordo integrativo è stato sottoscritto tra l'azienda e i rappresentanti sindacali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. Avrà validità retroattiva dall'avvio il primo giugno dei lavori di costruzione del nuovo viadotto sul Polcevera, riconoscendo dunque anche gli arretrati. E avrà la particolarita' di riconoscere indennita' sulla paga oraria in base all'altezza alla quale devono lavorare gli operai, fino a una cinquantina di metri nel ponte di Genova, con maggiorazioni crescenti del 10, 15, 20% man mano che si sale in 'quota'.

"Le tre soglie - spiega Andrea Tafaria di Filca Cisl - tengono conto anche della tecnica nuova di costruzione delle pile del ponte di Genova. Quando viene fatta una gettata, da quella si comincia a fare la gettata successiva, con tre livelli. Nei viadotti autostradali non è mai successo". L'indennità crescente all'aumentare della quota del lavoro tiene cosi' conto del maggior disagio fisico al salire in altezza, legato al maggior vento e al freddo. Non e' certo un tema di sicurezza: "Su quella c'e' moltissima attenzione per volonta' del commissario alla ricostruzione in tutto il cantiere", sottolinea Tafaria, segnalando che gli operai che salgono sulle impalcature sono ovviamente imbragati.

Negli accordi della Cossi Costruzioni sono state formalizzate anche intese sulle turnazioni, con tre turni per quanti vanno in quota (dalle 6 alle 14 il primo turno, dalle 14 alle 22 il secondo e dalle 22 alle 6 il terzo), e un turno per i lavoratori a terra (dalle 8 alle 17). In realtà alla Cossi lavoravano al ponte con questa turnazione a ciclo continuo gia' da settembre, sulla base di un'intesa di massima. Comunque nell'azienda la gran parte degli uomini nel cantiere sul Polcevera lavora 'in quota'. Per ogni squadra di 6-7 persone, una o due restano a terra. Dei 100 operai altamente specializzati della Cossi, in larga maggioranza italiani, solo una decina sono genovesi. Le nuove intese riconosceranno indennita' ulteriori per chi lavora nei weekend o nei festivi, oltre a quanto gia' previsto dal contratto nazionale, e ci saranno anche dei contributi per le spese di viaggio mensili, in base a una tabella chilometrica che va da 25 agli 850 chilometri di distanza.