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Anche la capogruppo regionale Salvatore contro l'ipotesi
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"L'esperienza umbra mette definitivamente fine a qualsiasi idea di alleanze regionali future". Cosi' il senatore ligure del Movimento 5 Stelle Matteo Mantero intervenendo su Facebook dopo le elezioni in Umbria e in riferimento alle prossime regionali liguri, attese nella primavera 2020. "Le leggi elettorali regionali consentono di vincere da soli, i risultati arriveranno se presenteremo candidati competenti, se avremo un progetto credibile, se riprenderemo a lavorare sul territorio partendo dai gruppi e dalle problematiche locali, non alleandoci con chi ha distrutto la Regione. Certo - dice - sara' un percorso lungo e faticoso, che potra' richiedere molto tempo, ma a noi le scorciatoie non sono mai piaciute e, come in questo caso, spesso conducono a desolanti buchi neri". Secondo il senatore bisogna ripartire "dal Movimento, dal territorio, dalle persone che hanno creato il Movimento in Liguria con il loro impegno quotidiano e che spesso abbiamo trascurato. Non abbiamo timore, se necessario di saltare un giro, i risultati arrivano solo con il duro lavoro e con il giusto tempo".

Tornando al risultato umbro, dice Mantero con ironia, "inspiegabilmente allearsi con chi ha governato fino a ieri esprimendo, tra l'altro, una governatrice indagata per presunti concorsi pilotati in sanità non paga. Come non pagherebbe farlo con chi ha coperto la nostra regione di asfalto e cemento, con chi ha iniziato la svendita della nostra sanita', con chi si e' tappato occhi e orecchie consentendo ad aziende amiche di continuare ad inquinare e uccidere i nostri concittadini".

Anche la capogruppo pentastellata in consiglio regionale, Alicie Salvatore, tuona contro l'alleanza. "In Liguria, le alleanze con il Pd o altri partiti non ci sono e non ci saranno. Sfido chiunque a trovare una mia dichiarazione in cui dico che vorrei un'alleanza con i partiti in Liguria". Dopo il voto umbro, Salvatore è tranchant in vista delle regionali della prossima primavera. "Il Movimento 5 Stelle in Umbria ha perso voti. È evidente, non mi nascondo: è così. Ma, in Umbria, nel 2018, il centrodestra aveva gia' vinto. Non è quindi una grande novità la vittoria. Io, però, parlo della mia regione: la Liguria", scrive in un lungo post su Facebook."La coerenza in Liguria non è mai venuta meno, noi dobbiamo mandare via questa giunta di affari guidata dalla Lega. Toti è solo un rappresentante del volere di Salvini, di Roma. La Liguria non si fa guidare da nessuno, tantomeno da chi non è ligure. Toti e' toscano. Salvini milanese. Noi liguri facciamo da noi, non abbiamo bisogno di nessuno che ci dica cosa fare". E da solo sembra voler fare anche il Movimento 5 Stelle, almeno stando alle parole della sua portavoce regionale. "Il Movimento 5 Stelle in Liguria c'è, è forte e deve tornare alle radici del suo dna: forza, ascolto e democrazia diretta. Mi spiace per tutti coloro che pensavano diversamente. Il Movimento 5 Stelle, in Liguria e in tutta Italia, non e' fatto, come tra Berlusconi e Salvini, nelle stanze dei grattacieli o nelle ville. E' fatto dai cittadini. E io, coerentemente con quanto ho sempre detto, rimango della mia opinione: via gli affari dalla Regione, il Movimento 5 Stelle, da solo, farà pulizia".
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