porti e logistica

E proseguono i progetti di integrazione tra il porto e la delegazione
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Quando nella piccola sala consiliare del municipio di Genova Prà è arrivato il riconoscimento gli è scesa anche qualche lacrima.

La cittadinanza onoraria praese attribuita a Gilberto Danesi, amministratore delegato del Psa di Genova Prà, dalla Fondazione Primavera va oltre il gesto. E' il segnale che un porto e una cittadina possono convivere e migliorarsi a vicenda. E' il segnale che dopo forti contrapposizioni il dialogo può vincere.

"Io sono passato da un avviso di garanzia per rumore mandatomi da un pm, avviso notificato dopo due mesi che ero qua, -ha raccontato emozionato Gilberto Danesi - ad un percorso che ha portato ad una collaborazione comune con i praesi, quindi ho vissuto tutto sulla mia pelle però devo dire che la mia azienda e i miei collaboratori hanno sempre sentito Prà vicina e vogliamo che il rapporto migliori e continui a migliorare ancora di più"

Il tutto nei giorni in cui al terminal arrivano nuovi sistemi per combattere l'inquinamento acustico. Ed ecco un forte gesto simbolico: dal terminal sparirà la parola Voltri e si chiamerà semplicemente Psa Genova Prà.

"Nel dialogo tra porto e delegazione - ha raccontato Claudio Chiarotti presidente del Municipio Ponente - è successo quello che dovrebbe essere quello che guida le istituzioni. Tanto buon senso, voglia di dialogare con la comunità. Siamo stati bravi a farlo e abbiamo trovato degli interlocutorin bravi ad ascoltarci".

La cerimonia è arrivata nella giornata in cui la Fondazione Primavera ha consegnato le borse di studio agli studenti praesi di elementari e medie più meritevoli.

"Sono il nostro futuro e dobbiamo investire su di loro ed è per questo che attribuiamo questi riconoscimenti" ha sottolineato Niclo Calloni presidente della Fondazione Primavera.

Ma a Genova Prà non si sta fermi e si guarda ai continui miglioramenti. Il progetto Pralmarium concepito proprio dalla Fondazione Primavera punta a dare maggiore vivibilità alla zona di Palmaro dove le case sono ancora a diretto contatto con ferrovie e porto. L'obiettivo è spostare le servitù.

"Abbiamo messo insieme tutti gli attori protagonisti di quel tratto di città, tutti coloro che lì hanno qualche responsabilità - ha dichiarato Guido Barbazza fondatore della Fondazione Primavera - L'obiettivo è intraprendere un percorso comune per mettere finalmente apposto le cose in quella zona".