salute e medicina

La piccola di 5 anni sotto le cure dei medici del centro specializzato genovese
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"La principale differenza tra la sanità inglese e quella italiana è che dal primo momento in cui Tafida è stata ricoverata in Inghilterra i dottori continuavano a dire 'non ce la farà'. Questo me lo sono sentita dire fino all'ultimo momento. Invece qui al Gaslini ho trovato speranza". Shelina Begum, mamma della bimba inglese di 5 anni in gravi condizioni arrivata all'ospedale Gaslini di Genova dal Royal London Hospital, mostra la sua tenacia davanti a telecamere e microfoni dei giornalisti assiepati nella sala dell'ospedale pediatrico. Insieme a lei i vertici e lo staff medico che dovrà, da adesso in avanti, prendersi cura della piccola

La donna ha voluto rimarcare proprio la differenza che ha trovato tra l'Iinghilterra e l'Italia. Quello che si trova davanti Tafida è un percorso difficile e pieno di incognite ma la giovane madre guarda avanti nella speranza di trovare una soluzione per Tafida. Ma non è solo l'aspetto medico al centro dei media nazionali in queste ore. Oltre alle cure si parla anche della possibilità di attribuire la cittadinanza italiana alla bambina.

"Spero fortemente che Tafida possa ottenere la cittadinanza italiana. Ringrazio tutti gli italiani che hanno sostenuto questa vicenda e anche coloro che erano in Inghilterra e ci hanno sostenuto. Speriamo che Tafida possa in qualche modo guarire - ha aggiunto la mamma della bimba inglese. Speriamo che con il tempo questa cosa possa essere risolta, siamo nelle mani dei medici del Gaslini e li ringraziamo", ha detto la mamma.

L'aereo che ha portato Tafida a Genova è atterrato martedì nel tardo pomeriggio a Genova. La piccola è stata portata subito all'ospedale dove sono iniziate le cure dei medici specialisti che proveranno a salvarle la vita. Ad accogliere i genitori anche una rappresentanza della comunità CitizenGo che spinge affinchè venga riconosciuta la cittadinanza italiana a Tafida (LEGGI QUI).

Un passaggio, quello dell cittadinanza a fini umanitari, piuttosto controverso.
Al centro la figura del leader della Lega ed ex ministro degli Interni Matteo Salvini e il suo succcessore, Luciana Lamorgese. "Avevamo già chiesto al ministro dell'Interno Salvini di concedere la cittadinanza italiana a Tafida, ma la richiesta non era stata presa in considerazione. Neanche l'attuale ministro dell'Interno ha preso in considerazione la nostra richiesta. Speriamo che parlandone ciò avvenga perché aiuterebbe la famiglia di Tafida negli enormi costi che deve affrontare per rimanere in Italia", attacca il segretario di Giuristi per la Vita Filippo Martini che ha accompagnato la bimba al Gaslini.

UNA ROSA E LE LACRIME DI UN AGENTE - Nel momento in cui Tafida, la bimba inglese in grave condizioni trasferita dal Royal London Hospital al Gaslini di Genova, è arrivata in ambulanza all'istituto pediatrico scortata dalle volanti della Polizia di Stato, una poliziotta è scesa dall'auto consegnando al direttore generale dell'ospedale Gaslini Paolo Petralia una rosa e dicendogli "questa è per Tafida" con le lacrime agli occhi. E' l'episodio raccontato dallo stesso Petralia in conferenza al Gaslini al fianco dei genitori di Tafida. "Ho voluto condividere con voi il ricordo, perché mi ha colpito la tenerezza, la delicatezza e soprattutto la partecipazione di una persona che aveva svolto il suo lavoro ma che ha voluto aggiungere qualcosa in più, un pezzettino di umanità in più", commenta Petralia.


La Croce Rossa (Cri) di Genova ospiterà i genitori di Tafida Raqeeb, come spiegato in una nota stampa. "Accoglieremo da domani i genitori di Tafida alle Sturline, la struttura di accoglienza gestita dalla Cri di Genova, dove ospitiamo persone provenienti da tutto il mondo che altrimenti non avrebbero la possibilità di sostenere spese onerose per stare vicini ai propri figli in cura al Gaslini. Speriamo che questo possa essere un utile supporto per Tafida e i suoi cari".


"La gratitudine, il dolore ma anche la speranza che ho letto negli occhi dei genitori di Tafida, ieri all'aeroporto di Genova, mi fanno accogliere con convinzione, anche come Regione Liguria, l'appello lanciato dalla mamma della bambina, Shelina Begum, di dare la cittadinanza italiana alla piccola. Chiediamo al premier Conte e ai ministri Di Maio e Lamorgese di concedergliela per motivi umanitari", spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in un post su Facebook. "Tutti noi ci stringiamo intorno a questa famiglia e tifiamo per la bimba di cinque anni, a cui volevano sospendere le cure in Gran Bretagna, ma che è stata accolta ieri in Liguria ed è assistita al meglio dai più grandi professionisti europei dell'ospedale Gaslini, questa è l'Italia, questi sono gli italiani", conclude il governatore.