E' discusso oggi davanti al tribunale amministrativo ligure, il ricorso presentato da Autostrade per l'Italia relativo agli importi stabiliti per le operazioni di demolizione, ricostruzione e direzione lavori del nuovo ponte dopo il crollo del viadotto Morandi. Il ricorso era stato presentato successivamente agli altri, depositati sempre da Autostrade per l'Italia, che riguardavano le richieste di annullamento del decreto del 4 ottobre 2018 con cui la presidenza del Consiglio dei ministri aveva nominato il sindaco Marco Bucci commissario per la ricostruzione e le richieste di annullamento di alcuni decreti emessi dallo stesso commissario.
In particolare, la società ha impugnato gli atti del commissario che riguardano la procedura di affidamento dei lavori di demolizione e ricostruzione del ponte con una consultazione di mercato e non tramite gara, l'affidamento della direzione dei lavori che sta svolgendo Rina, e l'atto del commissario che obbliga Autostrade a consegnargli la tratta del viadotto Morandi per eseguire i lavori. La causa verrà discussa per ultima, con ogni probabilità nel primo pomeriggio. Aspi aveva rinunciato alla sospensione dei lavori e continua a pagare con regolarità i costi in base allo stato di avanzamento dei lavori e alle richieste della struttura commissariale.
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