cronaca

Dopo una giornata di occupazione del Consiglio regionale
2 minuti e 0 secondi di lettura
"Gentile presidente abbiamo deciso di anticipare la riunione al 30. Spero questo aiuti". È il messaggio inviato al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, da Valeria Capone, capo gabinetto del ministro del Lavoro. E' l'informazione che aspettavano da questa mattina i lavoratori ex Ilva di Genova, in cassa integrazione, che attendevano la convocazione di un tavolo romano per rinnovare i lavori di pubblica utilita' in scadenza proprio il 30 settembre. Arrivata la notizia, i lavoratori hanno sciolto l'occupazione del consiglio regionale iniziata nelle prime ore della mattina al termine di un breve corteo.

"E' arrivata la convocazione giusta che dice che il 30 settembre, l'ultimo giorno utile, andremo a Roma per riconfermare il meccanismo dei lavori di pubblica utilità. L'unica nota amara è che anche all'ultimo minuto bisogna alzare la voce perché non si capiva la differenza tra il 30 settembre il 1 ottobre". Così il segretario della Fiom genovese, Bruno Manganaro commenta la convocazione da parte di Mise e Ministero del Lavoro del tavolo sul rinnovo dei lavori di pubblica utilità per i lavoratori ex Ilva di Cornigliano che sono ancora in cassa integrazione. "Noi abbiamo la testa dura ma non siamo matti e riconosciamo che la Regione Liguria, e il suo presidente, ha difeso con noi la posizione. Speriamo il 30 settembre di avere la proroga senza trappole o furberie, perché dovremmo reagire nuovamente" dice ancora Manganaro mentre i lavoratori lasciano gli spalti del consiglio regionale occupato con il benestare del presidente della giunta Giovanni Toti, della giunta e di tutto il consiglio che hanno sostenuto la battaglia dei lavoratori.

"Il governo poteva fare autonomamente la proroga
senza nemmeno farci andare a Roma, oppure se ci voleva vedere per un chiarimento doveva convocarci subito entro il 30. Invece cosiì come dice anche il presidente, c'è da pensare male, vale a dire che il governo voglia mettere in discussione l'accordo di programma". Manganaro sintetizza così lo stallo di alcune ore della situazione. Il 30 settembre infatti scadono i lavori di pubblica utilità per 280 lavoratori in cassa integrazione e l'accordo di programma firmato nel 2005 prevede che il loro reddito venga integrato. La notizia di una convocazione il 1 ottobre, salvo poi la decisione di anticipare al 30 settembre presa in un secondo momento, non era piaciuta ai sindacati. Una data quella del primo ottobre che, comunque, mai si era trasformata in una convocazione ufficiale.