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Ecco cosa prevede il piano strategico
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Il piano strategico del Gruppo Banca Carige 2019-2023 alla voce ricadute sulle condizioni di lavoro del personale parla chiaro. "Per raggiungere l'obiettivo di rilancio, 'è necessario che alle azioni di sviluppo si associno incisivi interventi di contenimento e riduzione dei costi operativi". E su questo fronte ecco il tema occupazionale. 'Si rende necessario che al 31 dicembre 2023 – si legge nel documento inviato ai sindacati - l'organico di gruppo si riduca quanto meno di 800 unità'.

Dunque la cura dimagrante di Carige prevede un taglio consistente di dipendenti nell'arco dei prossimi 4 anni. Ma ci sono iniziative che verranno attuate anche nei prossimi mesi. E allora ecco 'una razionalizzazione del network delle filiali, attraverso l'attuazione di una prima tornata di chiusura di filiali con decorrenza 25 novembre 2019.

E allora da subito chiuderanno 45 filiali del Gruppo e 6 sportelli remoti: 11 a Genova e provincia, 8 tra Savona e Imperia, 7 in Lombardia, 5 in Sicilia, 4 in Toscana e altrettante in Lazio, 3 in Veneto, una ciascuna in Piemonte, Puglia ed Emilia Romagna.

Nella fase successiva, ipotizzata nel secondo semestre del 2020 toccherà ad altre 50 filiali. Oltre alle uscite volontarie, la trattativa riguarderà, più in generale, l’organizzazione del lavoro in funzione della trasformazioni previste dal piano: dal wealth management sul quale il piano punta alla fabbrica mutui da rivedere. Al tavolo delle trattative che si apre il 30 settembre probabilmente a Genova siederanno i segretari nazionali delle varie sigle sindacali, il coordinamento delle sigle del gruppo, i commissari straordinari e il Fondo Interbancario che si appresta a diventare azionista di controllo della banca.