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E' il giorno della verità per Banca Carige. L'assemblea dei soci vota per decidere se dare il via libera alla ricapitalizzazione da 700 milioni. Un piano di salvataggio dell'istituto di credito genovese complessivo da 900 milioni, oltre ai 700 di ricapitalizzazione vanno aggiunti altri 200 milioni in bond. Il nodo principale dell'assemblea è la decisione di voto del principale azionista di Carige Vittorio Malacalza che detiene il 27%. Proprio Malacalza è arrivato in sala qualche minuto prima della 10 e non ha voluto rilasciare dichiarazioni. 


E' il commissario straordinario di Banca Carige Lener a presiedere l'assemblea degli azionisti cruciale per il futuro dell'istituto ligure che Primocanale trasmette in diretta con collegamenti fin dalle prime ore della mattina per sentire le voci dei primi azionisti in coda per entrare (GUARDA QUI). La scelta è probabile possa cadere su Raffaele Lener, commissario indicato a gennaio da Banca d'Italia in aggiunta a Pietro Modiano e Fabio Innocenzi che già erano amministratori della banca dal settembre precedente.

"Questo aumento di capitale non deve passare, è un pacco" così Luigi Barile, uno dei piccoli azionisti di Carige poco prima dell'inizia dell'importante assemblea. Tra i presenti in sala anche l'imprenditore Aldo Spinelli  che ha spiegato: "E' un sacrificio che facciamo per salvare la banca non per i nostri soldi, faremo un ultimo aumento per il bene della città". Alle 10.30 entrano in sala anche i tre commissari che si sono mostrati fiduciosi e ottimisti. "Spero che la giornata finisca bene con l'approvazione del piano" Luciano Pasquale presidente della Camera delle Riviere ligure. Alle 10.43 inizia ufficialmente l'assemblea straordinaria. I dati parlano di una presenza di 20.289 azionisti in proprio e per delega con il 47,6% del capitale per un valor e di oltre 26miliardi di azioni. Vittorio Malacalza sarebbe presente a titolo personale (LEGGI QUI). Il principale azionista ha poi lasciato l'aula. 


L'ASSEMBLEA DI BANCA CARIGE - Il commisario Lener prende la parola: "Stiamo parlando del futuro di Carige. Non c'era la fila fuori e dalle nostre stanze per investire in Carige. Il piano - ha sottolineato Lener - "consegna una prospettiva imprenditoriale seria all'istituto e se e quando Ccb eserciterà l'opzione, Carige entrerà in un gruppo che rappresenta probabilmente la soluzione migliore per i clienti e per la banca.

Poi interviene il commissario Modiano: "Se il risultato dell'assemblea è quello che noi auspichiamo, ringrazio gli azionisti - ha detto Modiano -. Perché degli anni di difficoltà c'è traccia pesante nei bilanci familiare di tutti voi. Nella scelta di ridare un futuro a questa banca c'è anche una generosità di cui siamo grati in anticipo, essendo consapevoli del peso che ha avuto un investimento che sarà recuperato solo in parte - ha concluso Modiano -. Ma sarà recuperato la dignità e il futuro della banca".

"Cassa centrale banca ha una perfetta complementarietà geografica con Carige offrendo sinergie di ricavi, con servizi alla clientela e grande vocazione al territorio" h detto il commissario straordinario dell'istituto ligure Innocenzi durante l'assemblea degli azionisti. Innocenzi parlava del riassetto legato all'aumento di capitale al vaglio dei soci e che dopo l'intervento del Fondo interbancario, anche con lo Schema volontario, porterà la holding trentina del credito cooperativo al controllo di Carige. 

Dopo i commissari intervengono gli azionisti per la fase del dibattito. Il primo a prendere la parola è Silvio De Fecondo, presidente dei piccoli azionisti in rappresentanza di oltre 200 azionisti che ha ribadito l'intenzione di votare a favore del piano.