"Si spera che il parroco comprenda e valuti per il futuro, senza voler interferire, di non autorizzare più questa celebrazione". A dichiararlo è il sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino, alla luce dello scandalo scatenato dal presunto inchino, a Carmelo Palamara, durante la processione della Madonna di Polsi, avvenuta sabato scorso.
"A tutela dell'immagine di Ventimiglia chiameremo a risarcire la città se chi ha organizzato la celebrazione ha previsto o effettuato 'un inchino' con simbologia mafiosa - dichiara Scullino -. Naturalmente, se l'inchino verrà dimostrato dalle forze dell'ordine e risulti essere stato realmente eseguito. Se invece si dimostrerà essere un'invenzione, la denuncia dovrà colpire chi ha fatto circolare un video per sostenere un inesistente inchino".
Scullino ha incontrato anche il consigliere comunale della Lega, Massimo Giordanengo, che secondo il referente della Casa della Legalità, Christian Abbondanza, che ha fatto circolare il video, avrebbe partecipato all'evento per conto del Comune. "E' un evento considerato da tutta l'amministrazione, assolutamente inopportuno" ha detto Scullino.
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'Inchino' al fratello del boss, il sindaco: "La città venga risarcita"
Dopo il caso scoppiato a Ventimiglia
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