cronaca

I centri per l'impiego hanno già iniziato a contattare i beneficiari per siglare il patto
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È scattata l’ora della seconda fase del reddito di cittadinanza. Parte ufficialmente oggi, lunedì 2 settembre, “il patto per il lavoro” che i liguri saranno chiamati a siglare dai centri per l’impiego. La prima tranche di beneficiari, 8.074, dovrà impegnarsi a firmare il patto, ed è rappresentata da coloro che hanno percepito il sussidio tra aprile e luglio. Ma i centri per l’impiego hanno anticipato i tempi, iniziando a contattare preventivamente i percettori.

“Parte oggi la fase formale, ma noi da luglio abbiamo iniziato a convocare i percettori del reddito, stiamo dando loro appuntamento per firmare il patto, spiega a Primocanale Giovanni Daniele, dirigente Centri per l’impiego Genova e La Spezia. “Oggi parte la fase concordata con Anpal e Regione – prosegue Daniele – e varranno anche le eventuali sanzioni (per chi non rispettasse l’obbligo della progressione fino a tre proposte di impiego ndr)”.

Ad essere coinvolti non sono solo gli intestatari del reddito ma anche i maggiorenni appartenenti al nucleo familiare che percepiscono il sussidio, che non siano occupati o non frequentino un corso di studi. Dal centro per l’impiego di Genova centro, per agevolare la seconda fase, la richiesta per i beneficiari è chiara: “Le convocazioni avverranno solo tramite email e al limite con sms, laddove l’email non sia stata data. Invito tutti gli interessati a leggere frequentemente la posta elettronica e a consultare il proprio cellulare”, è l’annuncio di Giovanni Daniele.

2200 percettori, di cui, più della metà erano già in carico ai centri per l'impiego. Nel frattempo è giunto un altro elenco di 1800 persone (e altri ne arriveranno in seguito) per il quale si procederà, in media entro la fine di settembre (a seconda della programmazione di ciascun centro per l'impiego), ad avviare lo stesso percorso. I percettori del reddito di cittadinanza che hanno fatto domanda e sono stati certificati dall'Inps sono circa 34.000.  Sono questi i dati forniti dall'assessore al lavoro Gianni Berrino. "Ad oggi non è possibile stabilire quanti passeranno dai centri per l'impiego e quanti, almeno in prima battuta, verranno presi in carico dai servizi sociali".