
A nulla è servito rimuovere l'immagine dopo poche ore. Prima ne ha chiesto le dimissioni la segretaria provinciale del Pd Federica Pecunia: "L'offesa da uomo delle istituzioni e delle forze dell'ordine al Presidente della Repubblica è inaccettabile", ha detto, chiedendo una presa di posizione alla sindaca Cristina Ponzanelli, di centrodestra. Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Sinistra Europea Maurizio Acerbo ha chiesto di licenziarlo per il "caso evidente di vilipendio del Capo dello Stato" da parte di un "esponente fascioleghista".
Dal Pd nazionale è intervenuta la deputata ligure Raffaella Paita chiedendo oltre alle dimissioni di Iacopi le scuse a Mattarella da parte di Matteo Salvini per un "fatto grave e inquietante". Il gruppo consigliare della Lega a Sarzana ha però respinto l'attacco: "E' evidente che Mattarella non ha fatto quello che è nel suo mandato, cioè tutelare gli interessi nazionali", ha affermato. "Gli unici che dovrebbero avere la dignità di dimettersi sono proprio quelli del Pd, che hanno svenduto l'Italia alla Germania e alla Francia con Renzi e oggi ci riprovano attraverso Conte". "La polemica politica rispetti sempre le istituzioni", ha solo aggiunto la sindaca Ponzanelli, con l'annotazione che "la responsabilità delle dichiarazioni di ogni consigliere è e resta, in ogni caso, personale".
IL COMMENTO
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