 “Regione Liguria è pronta a rescindere il contratto di servizio se quanto avvenuto lo scorso 16 agosto dovesse ripetersi, come peraltro stabilito dallo stesso articolo 27 del contratto”. Così a Primocanale l'assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino, a seguito della soppressione di 23 treni in tutta la Liguria avvenuta venerdì scorso, il giorno dopo Ferragosto.
                    
                    “Regione Liguria è pronta a rescindere il contratto di servizio se quanto avvenuto lo scorso 16 agosto dovesse ripetersi, come peraltro stabilito dallo stesso articolo 27 del contratto”. Così a Primocanale l'assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino, a seguito della soppressione di 23 treni in tutta la Liguria avvenuta venerdì scorso, il giorno dopo Ferragosto.'La mancanza di personale' come giustificato da Trenitalia, ha creato grandi problemi ai lavoratori, ai pendolari e ai turisti in Liguria e un terribile danno di immagine per la regione.
Dopo il venerdì nero e la dura presa di posizione contro l’azienda, Berrino ha preso carta e penna e ha scritto all’ad Orazio Iacono, al direttore della Divisione Passeggeri regionale Maria Annunziata Giaconia e al direttore della direzione regionale Liguria Giovanna Braghieri.
“Quanto accaduto venerdì con la soppressione di 23 treni è inaccettabile – ha riportato Berrino – Noi paghiamo il servizio dal 1 gennaio al 31 dicembre, pertanto ogni treno in meno verrà conteggiato e saranno comminate sanzioni che stiamo valutando sulla base di quanto previsto dal contratto di servizio e che saranno applicate entro fine anno a Trenitalia. Tutto questo non sarà certo sufficiente perché il danno, soprattutto di immagine, è stato grave. Ma siamo pronti a prendere in considerazione anche misure estreme, come la rescissione del contratto.” Da qui la lettera che questa mattina l’assessore Berrino ha inviato ai vertici di Trenitalia.
Nel testo della missiva Berrino chiede anche una “relazione dettagliata su quanto accaduto, oltre ad un’attenta indagine interna che deve portare a una riorganizzazione generale nell’interesse dei cittadini”. “Trenitalia – continua ancora Berrino – è tenuta infatti ad eseguire in modo adeguato tutte le attività necessarie ad effettuare i servizi previsti dal programma di esercizio, nel rispetto degli obblighi di servizio e degli standard minimi di qualità previsti dal contratto”.
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