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Il direttore sportivo blucerchiato ammette che l'incertezza sul futuro societario si ripercuote sulla squadra
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 Carlo Osti, direttore sportivo della Sampdoria, auspica che l’infinita soap opera della cessione societaria, che peraltro sembra destinata a finire in un nulla di fatto con il ritiro ufficiale e definitivo della cordata Vialli, prenda una direzione una volta per tutte.

 


“Spero – ammette ai microfoni della DS il dirigente, il più longevo a Corte Lambruschini essendo arrivato poco prima del Natale 2012, dopo il clamoroso ribaltone che aveva visto Garrone, consigliato dall’allora a.d. Sagramola, passare da Sensibile-Ferrara a Osti-Rossi - ci sia una schiarita in un senso o in un altro, perché troppe chiacchiere non fanno bene all’ambiente e tolgono concentrazione”. Il direttore sportivo doriano segue la stessa linea espressa giorni fa da Di Francesco, che aveva ammesso il disagio e lo spaesamento per l’incertezza sul profilo della conduzione societaria, che a pochi giorni dall’avvio della stagione ufficiale resta un’incognita.