Tra Gianluca Vialli e la Sampdoria c’è di mezzo… Massimo Ferrero. Se negli ambienti dell’ex centravanti, capofila del gruppo Dinan-Knaster, il passaggio di proprietà del club viene ormai dato per virtualmente concluso, circolano segnali del tutto opposti attorno al presidente in carica, che fa sapere di sentirsi tutt’altro che prossimo alla conclusione della sua quinquennale esperienza genovese.Se in città è partito un conto alla rovescia peraltro da scandire, più che in giorni, in settimane, il sismografo di Corte Lambruschini non fa registrare la minima oscillazione.
Che si tratti di un abilissimo bluff, o di una presa di tempo in attesa di un colpo di scena che sconvolga il quadro, fatto sta che Er Viperetta tiene a rappresentarsi nel pieno esercizio dei suoi poteri. Il dato certo è che il produttore romano, che dopodomani compie 68 anni, tutto vuole tranne che rinunciare alle opportunità imprenditoriali e alla ribalta offerta dal calcio. Lascerebbe perciò la Sampdoria non solo per la congrua contropartita che ormai Vialli e soci, col contributo decisivo a titolo personale di Edoardo Garrone, hanno assemblato; ma al pari di un trapezista intenderebbe saltare da una presidenza all’altra, senza fermarsi un attimo. Sfumato il Palermo, anche se i legali di Ferrero stanno verificando la trasparenza nella procedura di assegnazione al gruppo Hera Hora, mai veramente aperto il discorso con Spinelli per il Livorno, restano attuali le piste che portano al Cesena e soprattutto all’Avellino.
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