cronaca

51 secondi di lettura
 "L'attenzione sul porto di Genova deve essere innalzata perché lo scalo genovese, insieme a quello di Savona, rappresentano i principali porti di ingresso degli stupefacenti nel nostro Paese come dimostrano gli ingenti sequestri di questi anni".


Lo ha detto il colonnello Mario Mettifogo della Dia (direzione investigativa antimafia) che questa mattina a Genova ha illustrato i dati liguri relativi al secondo semestre 2018. "Il ruolo del porto - ha detto - si fa ancora più cruciale visto che quando si parla di droga ci troviamo a affrontare una criminalità liquida, difficile da inserire una categoria specifica e pronta a costruire ogni tipo di alleanze per ottenere i profitti".

Per la Dia tuttavia le indagini degli ultimi anni hanno evidenziato il ricorso a atti intimidatori, in particolare incendi dolosi "spesso coincidenti con i tentativi di condizionamento delle amministrazioni locali anche al fine dell'accaparramento di appalti pubblici. Un fenomeno in crescita nella nostra Regione con 47 incendi dolosi accertati nel 2018 contro i 15 dell'anno precedente".