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Forse e’ il Genoa che non ti aspetti quello che ha battuto il Lione per 4-3. Andreazzoli giustamente predica calma e umiltà, in questo senso sottolinea che il suo gioco ancora si vede poco, ma il tecnico incassa con piacere il jackpot emotivo che una vittoria del genere infonde sul gruppo. Gli ultimi due mesi della scorsa stagione avevano gettato un’ombra lunga su un Grifone difficilmente giudicabile e guardato con diffidenza.


Il Lione pero’ ha detto che si puo’ lavorare su una squadra che vuole rifarsi. Con il Lione parteza così così, poi dopo la rete subita, Jandrei non impeccabile, arriva il pareggio di Criscito grazie ad un Kouame’ ambiel in area a procurarsi la massima punizione. E il capitano si è dimostrato rigorista. Poi nella ripresa francesi scatenati con la difesa rossoblu’ in bambola subito sul corner che ha portatato alla rete di Yanga Mbiwa. Qui Andreazzoli deve intervenire. Poi il gol bellissimo di Fofana con El Yamiq tropo ingenuo e per il marocchino è difficile la permanenza al Grifone.


Qui il Lione si è un po’ seduto, ma i rossoblu’ trascinati da Ghiglione e Barreca, due he hanno innescato il tubo hanno messo la freccia. Rete proprio di Ghiglione poi pari di Hiljemark che ha dimostrato di aver superato i suoi problemi fisici e fa capire quanto sia mancato l’anno scorso. Infine la prodezza di Kouame’. Ed è l’attacco proprio la sorpresa positiva di questo nuovo Genoa. Pianamonti non ha segnato, ma ha dimostrato di avere fisicità e senso del tiro, in certi movimenti ricorda Piatek. E poi gli altri da Gumus a Pandev sono ispirati. A centrocampo piu’ luci che ombre in attesa del mercato con la ricerca di un regista a meno che non venga promosso Rovella.