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Ieri sera la prima dell'opera
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Applausi calorosi ieri al teatro Carlo Felice di Genova per l'ultimo titolo della stagione lirica, "Madama Butterfly".

Opera di grande richiamo popolare e, non a caso, la sala era affollata nonostante la "concorrenza" dell'evento televisivo organizzato alla Foce in omaggio a Genova e al ponte Morandi che ha richiamato migliaia di spettatori. Pubblici e ambiti culturali diversi, certo, ma la concomitanza avrebbe potuto creare qualche problema.

Puccini, insomma, ha mantenuto il suo appeal e chi si è seduto in platea ha assistito a uno spettacolo nell'insieme gradevole e ben costruito. Sul podio c'era il direttore artistico del Teatro, Giuseppe Acquaviva che, da buon toscano, si sta specializzando in Puccini: una interpretazione attenta, equilibrata, con appropriati slanci lirici e un buon controllo del palcoscenico.

Maria Teresa Leva ha vestito con successo i difficoltosi panni di Cio-cio-san. Vocalmente la giovane artista deve ancora maturare il ruolo, irrobustendo la voce specie nel registro medio-basso. Ma le potenzialità ci sono.

Il tenore Stefan Pop ha voce da vendere e lo ha dimostrato offrendo un Pinkerton autoritario, tuttavia capace pure di qualche raffinatezza. Stefano Antonucci è stato un inappuntabile console Sharpless e Raffaella Lupinacci una sicura Suzuki.

Molto bene il coro preparato da Francesco Aliberti, applaudito nella suggestiva pagina del coro a bocca chiusa in finale di secondo atto. L'allestimento arrivava dal Teatro di Astana dove l'opera (mai realizzata prima) è andata in scena nel 2016. Un impianto scenico elegante e sontuoso disegnato da uno dei maggiori artisti del nostro tempo, quale è Ezio Frigerio. I costumi, altrettanto belli, sono di Franca Squarciapino.

La regia di Lorenzo Amato ha immaginato una "Madama Butterfly" "tradizionale", ma con elementi di interessante approfondimento, in relazione ad esempio alla figura della protagonista, l'unica donna pucciniana (con Turandot) che nel corso della sua storia muta profondamente: poco più che bambina all'inizio, donna matura e responsabile alla fine.

Repliche fino a giovedì 20 giugno.