cronaca

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Sono stati convocati in procura a Genova tre poliziotti del reparto mobile coinvolti giovedì scorso negli scontri in piazza Corvetto quando è rimasto ferito il giornalista di Repubblica Stefano Origone.  


Gli agenti hanno accolto l'invito dei magistrati e si sono presentati per rendere dichiarazioni spontanee. Il fatto è avvenuto il 23 maggio scorso, in piazza Corvetto, nel centro della città dove ci furono scontri tra le forze dell'ordine e gli antagonisti scesi in piazza per manifestare contro il comizio di Casapound organizzato dal candidato in piazza Marsala in vista delle elezioni Europee. 


In quel pomeriggio di tensione a Genova sono stati impegnati circa 300 agenti, l'area di piazza Marsala è stata trasformata in zona rossa inaccessibile a tutti. Durante il pomeriggio i manifestanti lanciarono botiglie e pietre, la polizia ha reagito con lacrimogeni e anche una carica di allegerimento. Durante gli scontri il giornalista Origone è rimato ferito con due dita di una mano fratturate e varie ecchimosi a causa dei colpi subiti, dopo essere stato colpito più volte da alcuni agenti, anche mentre si trovava a terra.  

   
- IL COMMENTO DEL PROCURATORE DI GENOVA FRANCESCO COZZI:

"Come procuratore non posso che compiacermi per la collaborazione della polizia che dà la misura di un senso istituzionale di elevato profilo. A differenza di quanto profetizzato da alcuni c'è stata un'ampia collaborazione dei dirigenti della Polizia nel consentire di arrivare a far chiarezza" ha commentato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi sull'indagine sugli scontri tra antifascisti e polizia.

Dopo la presentazione spontanea di agenti e funzionari di polizia in procura per raccontare quanto accaduto negli scontri di Genova tra antifascisti e polizia, il procuratore capo di Genova Antonio Cozzi auspica che "anche tra i manifestanti che si sono resi protagonisti di comportamenti violenti vi sia un comportamento analogo e vogliano venire a spiegare i motivi delle loro condotte".