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Tutti gli errori del presidente. E non basta la nomina di un advisor per vendere la società
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Per il Genoa una salvezza sul filo di lana tra indicibili sofferenze e con molta fortuna che si chiama Handanovic.  Il portiere dell’Inter con i suoi miracoli manda i nerazzurri in Champions e l’Empoli in B. per i rossoblu’ il prossimo e’ il tredicesimo anno consecutivo in A. Enrico Preziosi, l’inaffondabile, resiste sull’ultima frontiera che gli è rimasta dopo una stagione fallimentare e ad alto rischio.


Giusto per alcune ore incassare un po’ di soddisfazione per lo scampato pericolo, ma è bene riprendere il filo del discorso che riguarda la resa dei conti. Il presidente pare intenzionato a vendere, ma non basta nominare un advisor per andare per forza in quella direzione e dopo lo scampato pericolo Preziosi è sembrato intenzionato ad andare avanti da solo dicendo che nessun acquirente è alla sua porta.


Tifosi rossoblu’ attenti a ogni notizia proprio perche’ in maggioranza sono sul piede di guerra da mesi nei confronti di Preziosi che ha ammesso quindici giorni fa di aver perso il consenso. Il disastro sfiorato in effetti ha come responsabile proprio Preziosi che si è assunto tutte le responsabilità: l’esonero di Ballardini col tempo è apparso assurdo, piu’ dell’interregno di Juric.


Poi la catastrofica cessione di Piatek che ha tolto nel girone di ritorno almeno una decina di gol alla squadra affidata a Prandelli colpevole piu’ che di questioni tecniche, di non aver battuto un colpo dopo questa vendita che come minima aveva fatto sentire puzza di bruciato. Persino Criscito e Pandev hanno contestato questa cessione. Sanabria è stato un lampo, come un’illusione. Poi il buio. E ora? Andare avanti così non è possibile, serve cambiare e ripartire con un po’ di entusiasmo ormai mortificato.  I tifosi, costantemente nella parte sinistra della classifica degli spettatori allo stadio, si meritano molto di piu’. Almeno il rispetto.