cronaca

Il punto su lavori e indagini sul crollo del 14 agosto scorso
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 Sono passati esattamente nove mesi dalla tragedia del crollo di ponte Morandi, il viadotto della A10 di Genova che lo scorso agosto ha cusato la morte di 43 persone. Oggi come ogni 14 del mese alle 11.36 in punto il minuto di silenzio e la cerimonia con le rose lanciate sul torrente Polcevera in ricordo delle vittime. Con Genova che in questi nove mesi ha dovuto affronate le problematiche legate all'assenza del ponte e una viabilità stravolta ma non solo.

C'è tutto un commercio che da nove mesi soffre le conseguenze di quanto accaduto. E poi i lavoratori che hanno perso il proprio posto perchè le aziende dove lavoravano si trovavano sotto il viadotto. Ma il pensiero non può che andare a loro, ai parenti di chi in quel tragico giorno della vigilia di Ferragosto ha perso un parente o un amico: sono loro che aspettano, in silenzio, che il processo faccia il suo corso e individui i responsabili del crollo di ponte Morandi.         



- IL CANTIERE:

Ma in tanto i lavori di demolizione proseguono. Completamente smantellata la pila 5 sul lato Ovest del cantiere, i tecnici delle ditte demolitrici incaricate vanno avanti anche sulla pila 4. Eliminato l'impalcato superiore con il calo a terra ieri pomeriggio dell'ultima fetta ora potrà iniziare l'operazione di smontaggio delle gambe. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare anche il momento del calo a terra dell'ultima trave gerber rimasta su quel lato, quella che si trova esattamente sopra corso Perrone, con la strada che infatti resta chiusa al traffico.

Anche sul lato Est si lavora con la scarificazione dell'asfalto. Qui resta ancora da decidere se la demolizione avverrà attraverso lo smontaggio (come sta avvenendo sul lato Ovest) o invece si potrà procedere alla demolizione con l'esplosivo. Il nodo centrale è la possibile presenza dell'amianto. Le analisi effettuate hanno sempre rilevato una quantità del materiale inferiore alle soglie di pericolosità. Ieri si è svolta una riunione tra le parti interessate che però non ha sciolto il dubbio. Nelle prossime settimane la decisione verrà presa definitivamente. Al momento sembra prevalere la scelta dell'utilizzo dell'esplosivo con parte della popolazione che dovrebbe essere allontanata per ragioni di sicurezza. Intanto la trave gerber che si trova tra la pila 10 e 11 sarà calata anche lei a terra grazie all'uso dei martinetti idraulici. Per ora dalla struttura commissariale resta l'ottimismo e la data confermata per vedere il nuovo ponte in piedi resta quella di fine anno con il viadotto transitabile ai mezzi a partire da metà aprile 2020.



- LA VIABILITA':

Sul fronte viabilità restano chiuse corso Perrone e via Fillak. Mentre orso Perrone dovrebbe retstare chiusa per permettere il calo a terra della trave gerber. Via Fillak secondo le indicazioni attuali dovrebbe essere riaperta domani mercoledì 15 maggio alle ore 6. Mentre due ore dopo (alle 8) verrà chiusa via Perlasca. Già previsto lo spostamento del passaggio degli autobus amt in via 30 Giugno dove sono state predisposte tre nuove fermate. 



- INTERFERITI ZONA ROSSA E COMMERCIO:

Ospite a Genova nel cuore l'assessore al Bilancio del Comune di Genova Pietro Piciocchi ha fatto il punto della situazione. "Ci sono state due riunioni del tavolo pris in Regione per stabilire gli indennizzi a chi abita nelle vicinanze del cantiere. Le aree sono state delimitate in tre fasce concentriche, nell'ambito della prima fascia sono riconosciuti 20mila euro, alla seconda fascia 10mila e alla terza 4mila. In tutto sono circa 900 i nuclei familiari raggiunti dalla misura. Nei prossimi giorni - prosegue Piciocchi - si procederà con la formalizzazione del procedimento e quindi arrivare all'erogazione, al momento prevista tra fine maggio e inizio giugno".


Sul fronte commercianti intanto la struttura commissariale ha chiesto un tavolo con Autostrade per l'Italia al fine di "accompagnare i commercianti della zona fino alla ricostruzione del ponte e dunque della situazione antecedente al crollo" spiega Piciocchi. Intanto il Comune ha disponibili circa 400mila euro provenienti dalle donazioni e a breve dovrebbe aprirsi il bando per l'erogazione anche di questo importo. "Pensiamo - precisa l'assessore - a definire un tetto massimo compreso tra gli 8 e 10mila euro ovviamente tenendo in considerazione anche quanto preso dalle misure contenute nel decreto Genova. E stiamo studiando il modo più corretto per l'eventuale integrazione".



- L'INCHIESTA

In totale gli indagati per il crollo di ponte Morandi sono 73 e comprendono tra gli altri diversi dirigenti appartenenti ad Autostrade, della sua controllata Spea (la società delegata al monitoraggio della rete autostradale), del ministero delle Infrastrutture e del provveditorato alle Opere Pubbliche della Liguria. Intanto il 2 maggio scorso in tribunale a Genova è iniziato il secondo incidente probatorio, quello che dovrà far luce sulle cause che hanno determinato il crollo del viadotto con la prossima udienza rinviata al prossimo 3 giugno, quando il gip si pronuncerà sui 40 quesiti proposti dalla procura e indirizzati agli indagati. Resta invece sempre in corso di svolgimento il primo incidente probatorio, quelle che sta valutando le condizioni delle strutture prima del crollo.