economia

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Venerdì 3 maggio a partire dalle ore 15 si terrà un presidio in piazza De Ferrari tra Regione Liguria e Palazzo Ducale dei dipendenti Carige organizzato dai sindacati Fisac Cgil First Cisl Uilca Uil Fabi Unisin contro le allarmanti notizie circa il futuro del Gruppo.

"Il territorio, le istituzioni, le amministrazioni locali e l'Abi si uniscano al sindacato nel difendere Banca Carige, i suoi lavoratori, i piccoli risparmiatori e le famiglie". Lo dicono Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, Rossana Leoncini, segretaria generale First Cisl Liguria e Alessandro Mutini, Responsabile Sas Gruppo Carige, First Cisl.

"Da febbraio scorso, dopo che i commissari hanno presentato il piano industriale che prevedeva esuberi per 1250 persone, tra l’altro giudicato negativamente dalle OO.SS, il confronto si è del tutto interrotto. Non si conoscono piani, progetti e prospettive per il futuro dell'Istituto e dei suoi dipendenti, se non dalle continue e talvolta contraddittorie indiscrezioni circolate in questi giorni. Banca Carige è un patrimonio per la Liguria, per Genova e per molti altri territori e gestisce ancora un’ingente massa di denaro, frutto del risparmio delle famiglie e delle piccole e medie imprese: se qualcuno pensa veramente di venire qua a farsi “la passeggiata” e mangiarsi il boccone grosso senza fare i conti con il sindacato, sbaglia di grosso. Chi si chiama fuori oggi ne risponderà in futuro. Se lo scenario è quello prefigurato dai rumors di questi giorni, dove è chiaro chi ci guadagna, così com'è altrettanto chiaro chi paga il conto, cioè lavoratori, imprese e famiglie, il sindacato si farà trovare pronto con ogni iniziativa utile a contrastare il declino della banca e del territorio. Chiediamo pertanto al Governo, alle istituzioni, agli enti locali e all'Abi di non girarsi dall'altra parte ma di unirsi al sindacato nella battaglia per la salvaguardia di Banca Carige" concludono Maestripieri, Leoncini e Mutini.