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Ecco chi è Marko Soldo, che potrebbe diventare il nuovo presidente della società
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Nuovo scossone sulle trattative di cessione della Sampdoria. Secondo quanto riferito dal Secolo XIX, nel corso di un vertice a Londra, dove ha sede il Fondo Aquilor, ci sarebbe stato un rilancio sino a 120 milioni che avrebbe ingolosito Massimo Ferrero, in procinto di cedere la società blucerchiata. Aquilor era già balzato alle cronache nel dicembre scorso ed era in competizione con il gruppo York Capital rappresentato da Gian Luca Vialli, che ora sarebbe costretto ad alzare l’offerta, ferma a 80 milioni, per restare in corsa. E sempre da Londra, proprio negli ultimi minuti, è rimbalzata la voce della volontà di York Capital di non perdere la priorità sull’acquisto della Sampdoria: per questo sarebbe stato convocato d’urgenza un vertice con il manager Federico Oliva, Fausto Zanetton e collegati in video conferenza gli investitori Dinan e Knaster.


Resta il fatto che Aquilor, che possiede uffici anche a New York, Ginevra, Melbourne e Dubai, sarebbe adesso in pole position e pure con un certo distacco sui contendenti. L’amministratore delegato di questo Fondo è Marko Soldo, che vanta oltre dieci anni di esperienza negli investimenti in private equity e hedge fund, che vanno dal capitale privato pubblico a quello privato e in difficoltà. Soldo ha iniziato la sua carriera negli investimenti presso BC Partners, uno dei maggiori fondi con leva finanziaria in Europa. Successivamente ha trascorso un decennio ei Fondi Magnetar e Millennium, dove ha gestito portafogli con un'esposizione superiore a un miliardo di dollari. Parla sette lingue, ha frequentato la scuola di musica classica per sei anni e si è laureato con lode all'Harvard College. Marko ha giocato anche nella fila del Bayern di Monaco e le squadre nazionali di calcio giovanile e ha vinto il campionato europeo di pallacanestro giovanile 3 contro 3. Soldo potrebbe diventare presidente della Sampdoria, con Antonio Romei nel ruolo di vice, ufficialmente per garantire la continuità.


Una semplice operazione di cosmesi societaria o un vero e proprio cambio della guardia con l’uscita di scena definitiva del gruppo Ferrero? Per capirlo serviranno probabilmente altre due o tre settimane, nelle quali il gruppo Vialli cercherà comunque di rimontare il terreno perduto nelle ultime ore.