cronaca

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Comitati, residenti e cittadini sono scesi in strada per chiedere più tutele sulla propria salute. E’ la seconda manifestazione, dopo quella di qualche domenica fa in lungomare Canepa, che vede tutte le realtà ponentine unite per nuovi progetti impattati e nuove servitù.

Voltri, vedrà sventrata Villa Duchessa di Galliera e dovrà vigilare sull’espansione ad ovest del porto di Pra’ ed a sud, oltre la diga foranea, del c.d. Bruco e rinunciando alla sua spiaggia e al suo affaccio al mare.

Palmaro, sta subendo l’ampliamento della ferrovia a sei binari, funzionali alla circolazione di nuovi treni merci con conseguente movimentazione h.24 sotto le case degli abitanti del luogo, già vessati dal via-vai di migliaia di camion portacontenitori diretti in porto. Al momento nessuna fascia di separazione tra porto industriale e città.

Palmaro, Pra' e Pegli convivono costantemente con meganavi e migliaia di camion fonte di rumore e gas tossici generati dai loro motori. Si prospetta il rischio di espansione del porto a levante, il settimo modulo, con interramento del mini specchio di mare ancora esistente, nonché la collocazione di depositi chimici o container.

Val Varenna, i camion transitano diretti alla cava Piana di Carlo e che spesso non sono adeguatamente coperti. A tutti questi problemi si aggiunge la questione del materiale conferito nella cava che ormai da tempo è diventata una discarica.

Multedo, convive con i depositi chimici in mezzo alle case mentre tutto il Ponente subisce il ricatto dei settanta posti di lavoro di Carmagnani e Superba. Sembra impossibile che non si riesca bonificare le aree e ricollocare utilmente in porto i suddetti lavoratori.

Cornigliano, nonostante una parziale riqualificazione, potrebbe veder collocato un deposito di GNL (Gas Navale Liquido) ed ospiterà il nuovo depuratore che lavorerà i reflui di 300.000 cittadini genovesi. Subisce gli effetti nefasti della nuova Gronda Mare in termini di inquinamento ambientale ed acustico.