cronaca

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 Si è avvalso della facoltà di non rispondere Osas Okundaye, il nigeriano di 34 anni accusato di avere effettuato l'intervento di circoncisione che ha causato la morte di un neonato lo scorso 2 aprile a Genova. L'uomo, difeso dall'avvocato Giusy Morabito, è stato sentito dal gip di Imperia poichè era stato arrestato due giorni fa a Ventimiglia mentre cercava di scappare in Francia con la famiglia. La nonna e la mamma del piccolo, Katherine Aigbodion, 45 anni, Maris Anetor, 25, verranno invece sentite oggi.


Il sostituto procuratore Daniela Pischetola, che coordina le indagini della squadra mobile, ha incaricato il medico legale Francesco Ventura di eseguire l'autopsia. Oltre alle cause del decesso, il medico dovrà stabilire anche se un intervento tempestivo dei medici avrebbe potuto salvare il neonato. Secondo quanto ricostruito, infatti, l'intervento sarebbe stato fatto il due aprile al mattino. Il piccolo avrebbe iniziato a perdere sangue copiosamente. Le due donne avrebbero contattato il "santone" il quale le avrebbe rassicurate indicando di usare una pomata cicatrizzante. Soltanto alle 3 del mattino, quando il bimbo ormai non respirava più, le due donne avrebbero chiamato il 118.