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L'advisor Mediobanca è al lavoro per selezionare gli acquirenti della società blucerchiata
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Dopo la vittoria dell’andata al “Ferraris”, il Torino si è preso i tre punti anche nella sfida di ritorno, confermando una superiorità piuttosto netta nei confronti della Sampdoria e guadagnando terreno importante nella lotta per un posto in Europa. Per la squadra di Giampaolo – che rispetto al meritato successo sul Milan ha schierato Bereszinsky a destra e Gabbiadini in attacco accanto a Quagliarella – si è trattato di un brusco risveglio, giacché  non c’è quasi mai stata partita.


Vero è che sulla gara pesa il sospetto della mancata espulsione del match winner Belotti, protagonista di un episodio controverso con Colley, poi costretto a lasciare il campo in luogo di Tonelli, ma la Samp è stata davvero brutta, dall’inizio sin quasi alla fine, quando la rete di Gabbiadini ha alimentato le scarne aspettative di rimonta. La metamorfosi, secondo Giampaolo, è da ascrivere alla stanchezza, alla sforzo compiuto con i rossoneri, ma il Torino aveva nelle gambe e nella testa un giorno di riposo in meno, dunque l’alibi regge sino ad un certo punto.


Più probabilmente il Toro è più forte e Mazzarri sa come imbrigliare Giampaolo: la Sampdoria ha patito lo strapotere fisico dei granata e la loro debordanza sulle fasce laterali, dove sia Bereszinsky che Murru, sovente in mezzo a due avversari, sono franati. Per il redivivo Belotti è stato quasi un gioco da ragazzi beffare Audero, prima di testa, prendendo il tempo al terzino polacco su un cross morbido dell’ex de Silvestri, poi con una ribattuta di punta da pochi passi su assist involontario della retroguardia blucerchiata, sempre in affanno.


Nella ripresa la Sampdoria si è data una piccola scossa, Ramirez ha chiamato in causa Sirigu con un sinistro ravvicinato, quindi Gabbiadini, sino a quel momento tra i peggiori con l’evanescente Ronaldo Vieira, ha accorciato le distanze con un sinistro calibrato dei suoi. Solo un’illusione per la Sampdoria, tornata a Genova a mani vuote in vista del prossimo scontro diretto, sabato sera contro la Roma, quando le energie saranno ancora di meno visto lo scarso tempo a disposizione per prepararsi all’appuntamento. Peraltro, anche la formazione di Ranieri non sembra passarsela bene. L’Europa resta difficile, ma non impossibile.


Intanto, fuori dal rettangolo verde si continua a giocare ma per cambiare il futuro della società e della squadra: il gruppo Vialli ha rilanciato la sua offerta, pari a circa 80 milioni netti. Mediobanca valuta anche altre proposte, in particolare del Fondo Aquilor. Ferrero, per ora, non abbassa le sue richieste. E la partita continua.