Il giorno per vedere anche la quinta trave gerber di ponte Morandi a terra dovrebbe essere martedì 26 marzo, ma il condizionale è d'obbligo. Nel cantiere a partire da lunedì sera infatti incombe il rischio forte vento, lo stesso che negli scorsi giorni ha rallentato i lavori e avrebbe determinato il ritardo di ventiquattro ore della delicata operazione di ingegneria già compiuta in passato. Intanto da questa domenica alle 7.15 corso Perrone è stata chiusa al traffico veicolare proprio per permettere agli operai delle ditte demolitrici di compiere i lavori in massima sicurezza. Una chiusura che resterà tale fino a cessata esigenza, come scritto nell'ordinanza emessa dal Comune. In poche parole vuol dire che il divieto resterà fino a quanto la trave non toccherà terra. Posizionati gli strand jack, poi toccherà alla fune diamantata tagliare le sezioni estreme della trave, a quel punto i martinetti idraulici entreranno nuovamente in funzione.
Nel frattempo il lavoro nel cantiere di ponte Morandi prosegue anche sotto altri aspetti. Sempre sul lato di ponente vanno avanti le operazioni di montaggio delle maxi gru arrivate direttamente dall'Olanda per smontare le pile del lato Ovest, scelta necessaria dopo la definitiva rinuncia a usare l'esplosivo. Durante la settimana è prevista la conclusione del loro montaggio. La prima pila a venire giù sarà la numero cinque. Decisione presa per venire incontro alle richieste delle ditte chiamate a compiere i lavori di ricostruzione del nuovo viadotto che sorgerà al posto del Morandi.
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