cronaca

2 minuti e 2 secondi di lettura
"Amianto? Devono dircelo Arpal e Asl. I demolitori e i costruttori fanno le analisi, ma non hanno valore legale". Questa la risposta del sindaco e commissario alla Ricostruzione Marco Bucci dopo che le ulteriori analisi sul calcestruzzo del viadotto Morandi, chieste dalla commissione esplosivi, hanno evidenziato una minima percentuale di atomi di crisotilo, asbesto in forma naturale.

Il sindaco, incalzato oggi dalle opposizioni in consiglio con quattro interrogazioni a risposta rapida sul tema, ha fornito una risposta scritta, consegnata a mano all’unico consigliere che ha partecipato alla conferenza capigruppo, Paolo Putti (Chiamami Genova). "Le procedure di abbattimento mediante esplosivo del ponte sono ancora in discussione così come il piano di emergenza, il documento di valutazione del rischio e il piano ambientale e non hanno ancora ricevuto l’autorizzazione da parte della commissione prefettizia – ha ribadito Bucci – quando saranno approvate saremo pronti a discuterne”.

Il sindaco auspica che la decisione possa avvenire entro la giornata di mercoledì, in modo da effettuare l’abbattimento della pila 8 sabato 16 marzo, “ma non posso sbilanciarmi, questa decisione non spetta al commissario”. Durante il consiglio comunale Bucci ha ripetuto i concetti sottolineando che la priorità assoluta è la tutela della salute dei cittadini.

Sulla possibilità di anticipare al 20 marzo l’inizio della ricostruzione, come dichiarato ieri dai costruttori del consorzio Per Genova, il sindaco-commissario dice: "A Verona si parlava di un possibile anticipo di dieci giorni. Il che vorrebbe dire partire con il lavoro delle fondamenta nei pressi della pila 2 e della pila 3. Il 20 marzo? Se ci riusciamo si".

Intanto Bucci ha voluto scongiurare la possibilità che tra i detriti di ponte Morandi conservati all'aria aperta a San Biagio, in Valpolcevera, possano esserci tracce di amianto. "Non ci sono. O almeno così hanno detto le analisi di Arpal realizzate a settembre e ottobre".

Domani in prefettura si terrà un nuovo vertice con la commissione esplosivi. Proprio questo incontro dovrebbe chiarire definitivamente tempie modalità di abbattimento della pila 8. Ma si fa sempre più largo l'ipotesi dello smontaggio, situazione che però comporterebbe un allungamento dei tempi. Una soluzione comunque che porterebbe lo stesso al rilascio delle polveri contenenti l'amianto. Amianto, che secondo quanto emerso dalle analisi e ribadito venerdì scorso dal premier Conte in visita a Genova è ben al di sotto della soglia di pericolo per la salute.