cronaca

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 Può tornare al suo mestiere di paninaro Giuseppe Mamone. La settimana scorsa, nella notte tra venerdì e sabato, gli era stato sequestrato in via XII Ottobre il mezzo con cui si sposta per vendere i panini. Assieme al sequestro, una multa da 5 mila euro. Ma Pino c’era già passato due anni prima: stesso posto e stessa multa. Soltanto che dopo una causa durata mesi aveva dimostrato che la ragione era dalla sua parte. Vedendosi di nuovo nella stessa situazione e non potendosi permettere di perdere altri mesi senza lavorare, era salito sul Ponte Monumentale, dove ha trascorso l’intera notte fino all’arrivo del sindaco Bucci.

“Il mio non voleva essere un gesto sconsiderato, ma soltanto un atto di protesta”, chiede scusa così a tutta la città. “Volevo bloccare una delle principali arterie genovesi come via XX Settembre per ottenere l’attenzione delle istituzioni. Quando si è in tanti si fa un corteo, quando si è da soli non ci sono possibilità. So bene di aver sbagliato”.

Soltanto dopo la promessa di essere ricevuto dalle istituzioni competenti, Mamone si è deciso a scendere. Ad una settimana, è arrivato il dissequestro del mezzo. “Io ho la licenza nazionale, ma ogni Comune ha delle zone interdette”, spiega. “Qui a Genova ad esempio non si può esercitare nei pressi di un Civ, nelle zone come Porto Antico, Centro Storico, Piazza De Ferrari, Via XX Settembre, Corso Italia e la Passeggiata Anita Garibaldi. Ci sono problemi anche nei pressi dello stadio”. La sua attività non voleva entrare assolutamente in conflitto con altri bar, tanto che si era posizionato in via XII Ottobre attorno a mezzanotte per vendere i panini ai ragazzi fuori dalla discoteca, una "zona franca". 

Ma dopo il confronto con l’assessorato al commercio forse ci potranno essere le basi per una nuova legge che consenta un po’ di respiro ad un servizio che prevalentemente si rivolge ai giovani genovesi. “L’amministrazione ci sta venendo incontro e vuole smussare degli angoli per dare più spazio non soltanto a noi, ma anche agli ambulanti o ad esempio ai parcheggi per i taxi”, conclude.