cronaca

Domenica la fiera di Sant'Agata a San Fruttuoso. E' rischio caos viabilità
4 minuti e 20 secondi di lettura
Metti diverse decine di migliaia di persone concentrate nelle stesso posto, aggiungi la presenza a poche centinaia di metri di una partita di serie A con attesi tra i 15 e 20mila spettatori, e a tutto questo sommate lo sciopero dei vigili urbani. Il risultato dell'operazione è il caos, il pericolo concreto è quello di vedere auto e moto parcheggiate in modo selvaggio per le vie e i marciapiedi della zona. Quella di domenica 3 febbraio nei quartieri genovesi di Marassi e San Fruttuoso si annuncia già come una giornata da bollino nero per viabilità e sicurezza.



Il perché di tanta preoccupazione è semplice: in contemporanea infatti nei due quartieri si svolgono la tradizionale fiera di Sant'Agata, evento simbolo e tradizionale solida di San Fruttuoso, mentre a poche decine di metri, a Marassi, alle ore 15 gioca il Genoa contro il Sassuolo. Questa volta il match non è stato spostato come invece accaduto pochi giorni fa per la partita sempre dei rossoblù contro il Milan, giocata addirittura il lunedì pomeriggio. Nel mezzo lo sciopero indetto dal sindacato Diccap della polizia locale di Genova. Ventiquattro ore di stop e totale astensione dal lavoro. Un mix che potrebbe avere delle conseguenze evidenti sulla viabilità della zona.


Alla base dello sciopero che annuncia già una partecipazione alta esattamente come quella dello scorso 12 gennaio, alcuni punti ritenuti fondamentali dal sindacato di riferimento. Il primo riguarda la necessità di una migliore organizzazione del lavoro. A questo si aggiunge poi la denuncia di una costante carenza di personale a cui si somma un aumento delle mansioni richieste e ancora la scarsa sicurezza sul posto di lavoro, è spiegato in una nota.


Ma dal municipio della Bassa Val Bisagno arriva una voce di protestaper la situazione venutasi a creare: "I cittadini sono stanchi ed esasperati, la fiera di Sant’Agata è la tradizione del quartiere. Sarebbe servita un po’ di attenzione in più per tutelare al meglio un evento di così grande tradizione e storia per il quartiere come la fiera - spiega Massimo Ferrante, presidente del municipio Bassa Val Bisagno -. Questo è il secondo sciopero a distanza di poche settimane. È un problema. L’altra volta inoltre siamo stati costretti a far uscire i ragazzi da scuola in anticipo per evitare il caos a causa della partita giocata nel pomeriggio di un giorno feriale. Da troppo tempo la vallata subisce pesantemente le decisioni esterne. È l’insieme di questo fattori che crea esasperazione” precisa Ferrante. Forse anticipare la partita sarebbe stata una possibile soluzione, così come rimandare a un altro giorno lo sciopero. E invece tutto si concentra nello stesso momento e nello stesso luogo.


Partita e fiera sono due manifestazione che portano a un’alta concentrazione di persone proprio nella stessa zona. Il rischio non trascurabile è che tutte le aree circostanti la fiera e lo stadio diventino terra di nessuno per quanto riguarda parcheggi e soste vietate.  In prefettura mercoledì mattina si è tenuto un vertice che ha visto tra gli altri la presenza anche dei rappresentanti del Comune di Genova e del municipio Bassa val Bisagno. Dal prefetto di Genova sarebbero arrivate le garanzia per quanto riguarda la presenza di personale di servizio utile a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.


Sul come però è lo stresso sindacato degli agenti della polizia locale a sottolineare alcuni aspetti non propriamente graditi: "In sfregio alla Legge si consente a personale assunto da pochi giorni di prestare servizio attivo, senza formazione e senza l’arma d’ordinanza mettendo così a rischio gli stessi agenti e anche i cittadini. E non solo, anche senza divisa, in quanto a Genova non ci sono i fondi per comprarle” spiega Claudio Musicò, segretario provinciale del Dicapp. Sotto attacco da parte del sindacato è finito l’assessore alla Sicurezza del comune di Genova Stefano Garassino. E proprio per questo dal Diccap è partita una lettera indirizzata alla scrivania del ministro dell’Interno Matteo Salvini.

In tutto questo in mezzo ci sono i residenti di San Fruttuoso e Marassi che si preparano a vivere una giornata decisamente complicata. E se per quanto riguarda Marassi questa non è certo una novità, a San Fruttuoso i cittadini vedono non rispettata la tradizione della propria Fiera. Tolto qualche immancabile mugugno per la chiusura delle strade e le deviazioni dei bus, l’evento fieristico che porta nel quartiere oltre 360 espositori provenienti da ogni parte d’Italia e migliaia di visitatori, è strenuamente difeso per il suo valore.


Per quanto riguarda la viabilità le strade principali della zona bassa: via Torti, piazza Martinez, via Giacometti dalla mezzanotte del giorno sono chiuse al traffico per lasciare spazio agli stand di artigianato e gastronomia che animano e attirano il pubblico alla manifestazione. Come lo scorso anno la fiera si è ripresa anche la prima parte in direzione monte di corso Sardegna: da piazza Giusti fino all’incrocio con via Orione. Rispetto all’anno passato si aggiungono anche via De Paoli e via Varese dove ci sarà spazio ancora per altri espositori.