
Il corso, al via il 9 febbraio, si svilupperà in incontri pomeridiani di due ore ciascuno, organizzati in orari tali da favorire le donne lavoratrici. Tre le tematiche che saranno affrontate: analisi dell'ambiente circostante ai fini della percezione dei possibili rischi, strumenti utili per la difesa personale e riconoscimento oggettivo delle proprie capacità e dimostrazioni pratiche di alcune tecniche di base per difendersi dalle aggressioni.
"Il primo passo è fare sensibilizzazione ogni giorno per scardinare la discriminazione di genere - dice Francesca Corso, consigliera comunale della Lega, presidente della commissione Pari Opportunità e ideatrice dell'iniziativa - questo è un modo per far sentire le genovesi più sicure". Le associazioni e società sportive che attueranno i corsi, dopo aver partecipato nelle scorse settimane a un bando del Comune, metteranno a disposizione spazi e competenze e potranno ottenere, da questo, una particolare visibilità.
"La realizzazione di questo progetto - spiega l'assessore alla Sicurezza del Comune Stefano Garassino - vede ancora una volta la collaborazione tra pubblico e realtà private, così come era avvenuto ad esempio con l'installazione dei cubi antiterrorismo nelle strade cittadine, ed è un modello che potrà essere replicato". Le attività termineranno nella prima metà di marzo, in concomitanza con la giornata della donna.
IL COMMENTO
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