
I fatti risalgono al 2017. Il sindaco Camiciottoli attraverso un post sui social aveva commentato gli stupri avvenuti in spiaggia a Rimini nell'estate di quello steso anno e aveva scritto che gli arrestati "dovevano essere mandati ai domiciliari a casa della Boldrini, magari le mettono il sorriso".
Il giudice nel primo grado ha condannato Camiciottoli a una multa di 20 mila euro. Ma il sindaco non fa passi indietro, anzi: "Quella frase la riscriverei anche oggi, non c'era nessun incitamento alla violenza nei confronti di Laura Boldrini. Ma io sono convinto che in Appello vincerò. Non chino la testa e non chiedo scusa".
Lo stesso Camiciottoli spiega ancora: "E' paradossale il fatto che io abbia fatto un post per difendere una ragazza stuprata e quanto scritto sia stato strumentalizzato come se io volessi incitare allo stupro di un'altra donna. Lei così si è fatta la sua passerella. La sentenza non mi dà un solo giorno di carcere, ma una multa e tra 60 giorni vedremo con quale motivazione."
E poi ancora precisa: "Continuerò a fare il sindaco? Certo, la vicinanza mostrata dai miei concittadini mi ha commosso, vogliono pagare loro la multa" conclude Camiciottoli.
IL COMMENTO
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