cronaca

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 "Non sono assolutamente pentito. Mi ha commosso che subito dopo la sentenza i miei concittadini mi hanno chiamato e detto che sono pronti a fare una colletta per pagare la multa che il giudice mi ha inflitto" così Matteo Camiciottoli, sindaco di Pontinvrea. Il primo cittadino del comune dell'entroterra savonese ha parlato dopo la sentenza di primo grado nel processo per diffamazione nei confronti dell'allora presidente della Camera Laura Boldrini.


I fatti risalgono al 2017. Il sindaco Camiciottoli attraverso un post sui social aveva commentato gli stupri avvenuti in spiaggia a Rimini nell'estate di quello steso anno e aveva scritto che gli arrestati "dovevano essere mandati ai domiciliari a casa della Boldrini, magari le mettono il sorriso".

Il giudice nel primo grado ha condannato Camiciottoli a una multa di 20 mila euro. Ma il sindaco non fa passi indietro, anzi: "Quella frase la riscriverei anche oggi, non c'era nessun incitamento alla violenza nei confronti di Laura Boldrini. Ma io sono convinto che in Appello vincerò. Non chino la testa e non chiedo scusa".


Lo stesso Camiciottoli spiega ancora: "E' paradossale il fatto che io abbia fatto un post per difendere una ragazza stuprata e quanto scritto sia stato strumentalizzato come se io volessi incitare allo stupro di un'altra donna. Lei così si è fatta la sua passerella. La sentenza non mi dà un solo giorno di carcere, ma una multa e tra 60 giorni vedremo con quale motivazione."


E poi ancora precisa: "Continuerò a fare il sindaco? Certo, la vicinanza mostrata dai miei concittadini mi ha commosso, vogliono pagare loro la multa" conclude Camiciottoli.