porti e logistica

La presidente Roncallo: "Nessun porto è chiuso"
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Pronti a ricevere la Sea Watch e la Sea Eye. Questa in sintesi la risposta di Carla Roncallo presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale in risposta all'appello lanciato da alcuni consiglieri comunali e regionali della Spezia per aprire il porto spezzino ai 49 migranti ceh al momento si trovano a bordo di due navi di ong e che da oltre due settimane attendono di poter sbarcare in un porto del Mediterraneo.

"Da semplice cittadina, anzi, da essere umano, penso sia vergognoso e incredibile che non si riesca a trovare una soluzione - scrive in un comunicato la Roncallo - per risolvere la terribile situazione di queste persone che dobbiamo assistere inermi al braccio di ferro tra i vari Stati europei, Italia in primis, giocato sulla pelle di uomini, donne e bambini già stremati dalla loro storia, prima ancora che da questo viaggio".


Roncallo chiarisce "che il porto della Spezia, come quello di Marina di Carrara non sono chiusi come, ritengo, non lo siano gli altri porti italiani. Non risulta alcun decreto, ordinanza o provvedimento che disponga la chiusura. Sarebbe necessario un decreto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, motivato da ragioni di ordine o sicurezza pubblica, che non ci è mai stato notificato e pertanto ne deduco che non sia mai stato emesso. Qualsiasi nave - sottolinea - può quindi chiedere l' autorizzazione all'attracco e seguire le normali procedure e indicazioni impartire dall'Autorità Marittima. Diversa invece è la questione dell'autorizzazione allo sbarco, operazione che può essere vietata dal Ministero dell'Interno".


E proprio oggi durante l'Angelus Papa Francesco si è rivolto ai leader d'Europa: "Da parecchi giorni quarantanove persone salvate nel Mare Mediterraneo sono a bordo di due navi di ong, in cerca di un porto sicuro dove sbarcare. Rivolgo un accorato appello ai leader europei, perché dimostrino concreta solidarietà nei confronti di queste persone".