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Poker blucerchiato nel saturday night con il Bologna. Ritorna alla vittoria la Sampdoria di Giampaolo trascinata dalle giocate di Caprari e Quagliarella. Una vittoria che mancava dal 7 ottobre scorso, che proietta i blucerchiati a quota 19, nella parte sinistra della classifica.

Partenza sprint per la Samp che nel gelo del Ferraris, rompe il ghiaccio con Dennis Praet. Il belga finalizza al meglio il traversone di Caprari, bravo a farsi strada tra le maglie dei difensori del Bologna e a regalare la gioia del gol al numero dieci blucerchiato, nella settimana del prolungamento contrattuale. I blucerchiati, un po' come era successo al derby, abbassano la guardia e lasdciano campo al Bologna. La girata di Santander al 15' è solo un'avvisaglia, perché il pari lo concretizza due minuti più tardi l'ex di turno, Andrea Poli. Ricevuto lo schiaffo, l'undici di Giampaolo ha la forza di reagire e, grazie a un regalo di Pulgar in fase di costruzione, la Samp si riporta avanti. Quagliarella arpiona il disimpegno errato del cileno e con un destro preciso inchioda Skorupski, è 2-1. Il match sembra dirigersi, senza altri particolari spunti, verso l'intervallo. Invece è Gianluca Caprari ad accendere nuovamente la luce. Il numero 17 inventa un corridoio per Ramirez che, complice il mal posizionamento della retroguardia ospite, ha vinta facile per agganciare e trafiggere indistrubato Skorupski.

Comincia a ritmi bassi la ripresa. Alcune ammonizioni e le prime sostituzioni dei due tecnici frammentano il gioco che è spesso e volentieri fermo. Giampaolo toglie uno spento Vieira e l'acciacato Caprari (artefice di un'ottima prestazione), per inserire Ekdal e Defrel. Inzaghi aumenta la propensione offensiva con l'ex Genoa Palacio e con Orsolini, al posto di uno spento Falcinelli e Calabresi. Inerzia che non cambia, anche perché al 68' Quagliarella dimostra ancora di essere un cecchino sottoporta. Tiro-cross di Linetty e piattone in controtempo su cui nulla può Skorupski. Settimo sigillo stagionale e inchino all'ovazione del Ferraris, tutta per il numero 27.

I minuti finali sono di gestione blucerchiata, con gli incessanti cori all'indirizzo della battaglia personale che sta combattendo Gianluca Vialli, non uno qualunque a Marassi e dintorni.