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Sarà un derby col magone pensando al crollo di Ponte Morandi, ma per questo sarà soprattutto la stracittadina dell’orgoglio di tutta una comunità.

Il derby della Lanterna numero 117 mai come stavolta rappresenta su piano internazionale un’intera città ferita dal dramma del 14 agosto scorso. In campo contro per la prima volta dopo la sciagura. Il pensiero andrà là, ma poi Genoa e Sampdoria, che arrivano a questa sfida sentitissima con tre sconfitte per parte sul groppone, cercheranno la via d’uscita dalle proprie crisi battendo i "cugini".

Alla vigilia le parole condite dal rispetto reciproco di Giampaolo e Juric, allenatori preoccupati e chiacchierati, soprattutto per chi lo perderà questo derby, sono improntate alla fiducia nelle loro formazioni.

La Samp recupera Ekdal e Tonelli, il Genoa ritrova Sandro. E quindi ecco la pretattica fatta di "non so vedremo". Il contorno che poi è la sostanza è fatta di 32.000 spettatori, di inviati della Bbc, delle tv austriache, polacche, rumene e belghe.

Una Genova distratta e triste fino a qualche giorno fa, ma a Marassi ci sarà il pienone e le tifoserie si sono già schierate andando da una parte al campo d’allenamento del Grifone a Pegli, dall’altra nell’albergo che ospita il ritiro dei blucerchiati.

Cori, sfottò, fumogeni e tutto il repertorio di quanto si vedrà e sentirà dalla Sud e dalla Nord. Gioca in casa il Genoa che non vince un derby da oltre due anni e che non fa fruttare il fattore campo, ammesso che ci sia, con un 5 su 5 di match persi. La Sampdoria ne ha vinto 3 su quattro di fila con uno pareggiato. Ma Giampaolo non è preoccupato dalla legge dei grandi numeri come Juric si dice non ossessionato dai due suoi personali ko subiti da tecnico. Resta per un Genoa un Piatek che dopo un inizio stratosferico non segna piu’, mentre la Sampdoria dopo un avvio ok grazie ad una difesa bunker ora si scopre colabrodo.

Tutti temi che, in una partita che potrà essere come sempre pazza, drammatica, bellissima o brutta, ma dalle forte emozioni, possono essere smentiti. Arbitrerà Doveri con fischio d’inizio alle 20,30. Primocanale sarà in diretta dalle 18,30 fino a mezzanotte con Graziano Cesari e una ricca squadra di inviati e opinionisti. Derby anche sui nostri social e col pubblico che potrà intevenire in diretta.