"Io non ho alcun pregiudizio su alcuna grande opera, ma devo constatare un fatto, anche e soprattutto dopo la tragedia di Genova: la grande opera più urgente è la messa in sicurezza delle nostre strade e delle migliaia di gallerie, dei nostri ponti, dei viadotti". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli parlando di Tav ai microfoni di Radio Anch'io e sottolineando che al contrario quelle più urgenti non sono "le grandi opere che impegnano un maggior numero di risorse, generano poco benessere anche in termini lavorativi e magari lasciano abbandonate tantissime altre situazioni magari potenzialmente più pericolose". "Io sono stato mandato a questo ministero per cercare di gestire al meglio quel 40% di investimenti pubblici totali che passano attraverso di noi" ha aggiunto. "La prima cosa che ho notato e mi ha sconvolto negativamente è come mancassero analisi costi benefici prima di fare le opere. O non c'erano, oppure venivano fatte dagli stessi che dovevano gestire l'opera, con un conflitto d'interesse totale".
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