cronaca

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 E' stata depositata in procura la lista di persone che si occuparono a vario titolo di Ponte Morandi nel periodo compreso tra il 1992 e il 2012. L'elenco, stilato dagli uomini del primo gruppo della guardia di finanza agli ordini del colonnello Ivan Bixio, è composta da una quarantina di nomi tra dirigenti e tecnici di Autostrade, Spea e Anas (alcuni sono adesso al ministero delle Infrastrutture). Da questa lista i pm Massimo Terrile e Walter Cotugno potrebbero individuare ulteriori indagati da iscrivere nelle prossime settimane.


Gli investigatori sono risaliti nel tempo per un motivo ben preciso: nel 1992, infatti, venne eseguito il lavoro di manutenzione sulla pila 11, rinforzando gli stralli di quella parte del viadotto. E a quell'epoca, i poteri di vigilanza spettavano ad Anas a cui, dal 2013, è subentrata la Direzione generale del ministero delle Infrastrutture. Gli investigatori stanno cercando di capire se quando venne progettato il rinforzo della pila 11, si fosse già a conoscenza dello stato di ammaloramento delle pile 9 (quella crollata) e della 10 e perché non si intervenne all'epoca.


Il progetto di retrofitting su quelle pile, infatti, venne deciso nel 2015, quando Aspi commissionò uno studio prima al Cesi e poi al Politecnico di Milano. Il progetto venne approvato definitivamente lo scorso giugno, ma i lavori sarebbero partiti solo molto dopo, e non erano previste limitazioni al traffico sul viadotto.


- GLI INTERROGATORI


Ieri intanto Livia Pardi, la dirigente di Autostrade, è stata sentita a lungo dal pubblico ministero Walter Cotugno. Nel 1994 Pardi pubblicò insieme ad altri colleghi un articolo nelle pagine del trimestrale Autostrade. Nello studio veniva evidenziato "un degrado diffuso sugli stralli delle pile 9, 10 e 11, ed una serie di ulteriori degradi concentrati, alcuni dei quali all'attacco degli stralli con il traversone in sommità dell'antenna nel sistema bilanciato numero 11".

La pubblicazione si concludeva con una previsione: "Assumendo una legge empirica che governa la velocità di degrado, la condizione limite viene stimata attorno al 2030". Pardi è stata sentita sulle valutazioni che furono fatte all'epoca e su quanto fatto da Autostrade negli anni successivi.