Non è facile oggi vivere in via Borzoli, una strada senza marciapiede che durante la settimana vede un traffico sempre molto intenso o addirittura paralizzato. Non è facile per il lavoro dei commercianti, per gli spostamenti dei residenti e anche per chi si trova in pensione. “Per gli anziani stare qua significa essere sotto assedio continuamente, essere addirittura obbligati a rimanere in casa. Tutte le mattine pensare di doversi alzare e affrontare il traffico è un incubo”.Il quartiere risente ora del crollo del ponte, ma negli anni ha pagato a sue spese lo sversamento dell'oleodotto Iplom. “Avevamo già a problematiche con le emissioni odorigene dovute alla Iplom e si sono ulteriormente aggravate in questo periodo a causa di quelle delle macchine, che sono praticamente in coda dal mattino alla sera”.
Oggi la situazione è peggiorata con l'intensificarsi del traffico, in quanto via Borzoli è diventata una delle principali strade di collegamento per la Valpolcevera e il resto della città. "Io invito tutti ad andare dalla Chiesa di Fegino per vedere la cappa di smog che sovrasta questa via. Perché ci potranno essere problemi per noi commercianti, quelli del traffico, ma intanto bisogna pensare anche alla salute dei cittadini che vivono qui. Togliamo l'Euro 3 a Milano, ma intanto qui in via Borzoli moriamo di tumore".
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