Riscrivere il Decreto Genova, è l'obiettivo del commissario alla ricostruzione Marco Bucci: non serve stravolgerlo nell'impianto ma limarlo e potenziarlo.
Per questo la settimana che si apre lunedì sarà decisiva per la nuova struttura commissariale che inizierà a lavorare al nuovo ponte sul Polcevera.
Il primo problema è economico. Per la ricostruzione il Decreto prevede due ipotesi: la prima, auspicata da tutti, è che Austostrade per l'Italia versi entro trenta giorni dalla richiesta del commissario tutto il denaro necessario per demolire e ricosruire; l'altra, molto più rischiosa, è quella che andrebbe percorsa in caso di rifiuto da parte di Aspi: se la società dei Benetton si opponesse al contenuto del Decreto e ricorresse in Tribunale sarebbe lo Stato a finanziare per intero la ricostruzione, con una dotazione economica di 30 milioni l'anno.
Qui si apre la questione, già sollevata tra le righe da Bucci nelle sue dichiarazioni di ieri: "Con 30 milioni all'anno non si fa un ponte", che è peraltro un'affermazione su cui non si può dibattere. O meglio, il ponte si farebbe anche ma, con quel tipo di erogazione, in almeno dieci anni. Inaccettabile per Genova.
Ne deriva che se Autostrade non pagherà (e la preoccupazione effettivamente serpeggia) il Governo dovrà rivedere quel punto del provvedimento e mettere a disposizione del commissario i trecento milioni necessari molto più velocemente.
A Bucci poi non piace il meccanismo di rimborso per gli sfollati: il commissario vuole che tutto sia scritto nero su bianco nella legge, al momento della sua conversione in parlamento.
C'è poi un terzo punto: il sindaco di Genova chiederà al Governo di attivarsi affinché nel testo deinitivo sia garantita la partecipazione alla selezione per la costruzione del nuovo ponte a tutte le aziende che non sono coinvolte nel suo crollo. Nella sua attuale configurazione il Decreto Genova esclude non solo Autostrade ma anche tutte le altre concessionarie autostradali. Bucci teme che estromettere dalla corsa aziende che nulla hanno a che fare con la tragedia senza un valido motivo possa prestarsi a una teoria infinita di ricorsi.
Per il neo commissario, che ha accettato l'incarico sulla base di precise rassicurazioni, si prospetta una settimana decisiva per trovare con i ministeri competenti le giuste soluzioni: lunedì sarà a Genova il titolare dei trasporti Danilo Toninelli, poi a Roma è previsto un incontro con il Ministero dell'Economia. Che, però, non è apparso conciliante: Tria, infatti, ha detto che "le risorse destinate a Genova sono sufficienti". Il compito di Bucci è fargli cambiare idea.
porti e logistica
Per Bucci è la settimana decisiva: più fondi e meno vincoli nel Decreto Genova
Previsti incontri con Toninelli e Tria
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